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L'alcool nei cosmetici: quanto ne sai davvero?

Scritto da Laura | 19-ott-2018 13.49.02
Sempre più persone sono alla ricerca di prodotti cosmetici senza alcool, intendendo con il termine alcool quello comunemente utilizzato, cioè quello etilico.
Cerchiamo quindi di capire e chiarire cos’è l’alcool nei cosmetici, perchè si utilizza e quali sono invece gli alcoli utilizzati nei nostri cosmetici.
Cosa sono gli alcoli?

Gli alcoli, dal punto di vista chimico, sono una classe di composti caratterizzati da una catena carboniosa (costituita da atomi di Carbonio e Idrogeno) con un gruppo ossidrile (OH).

Ecco la formula chimica dell'Etanolo:

Solitamente il termine alcool viene associato all’etanolo (alcool etilico) ma in chimica la parola alcool comprende una famiglia molto ampia di composti, pertanto l’alcool etilico non deve essere confuso ad esempio con gli alcoli grassi che sono ampiamente utilizzati nella cosmesi ma che hanno proprietà e caratteristiche molto differenti dall’alcool etilico stesso.

L’etanolo può essere prodotto sinteticamente oppure mediante la fermentazione dello zucchero.

Solitamente, l’etanolo impiegato in cosmesi viene denaturato, ovvero, a differenza dell’alcool impiegato in campo alimentare, subisce una procedura chiamata appunto denaturazione che consiste nell’aggiunta di particolari sostanze che lo rendono imbevibile. L’alcool nei Paesi occidentali è tassato al fine di limitarne l’uso, essendo però impiegato per scopi differenti dall’uso alimentare, questa tassazione renderebbe i costi produttivi insostenibili pertanto si ricorre alla denaturazione in modo da ottenere un’esenzione fiscale.

Perché viene inserito alcool (etilico) nei cosmetici?

L’alcool etilico viene impiegato in cosmesi prevalentemente per i seguenti scopi:

  • azione solvente: molto impiegato ad esempio per la produzione di profumi grazie al suo potere solvente che permette la solubilizzazione di fragranze e altre sostanze;
  • azione conservante: l’etanolo, ad adeguate concentrazioni, svolge un’azione conservante

L’etanolo, oltre alle funzioni indicate in precedenza, può essere impiegato nei cosmetici come agente anti-schiuma, come astringente e come agente di regolazione della viscosità.

L’etanolo viene impiegato in differenti tipologie di cosmetici come prodotti per il make-up, lozioni, fragranze, prodotti per l’igiene orale e cosmetici per la cura della pelle e dei capelli.

Perché evitare l’alcool etilico nei cosmetici

L’alcool spesso non è ben visto nei prodotti cosmetici a causa della sua proprietà disidratante sulla pelle, ad alte concentrazioni è infatti in grado di alterare il film idrolipidico della pelle. L’etanolo, ad alte concentrazioni, rimuove le sostanze lipidiche dallo strato corneo contribuendo a compromettere la funzione di barriera cutanea rendendo la membrana più permeabile e più soggetta ad “aggressioni” esterne.

Oltre a rimuovere le sostanze lipidiche dello strato corneo, l’etanolo può alterare le strutture proteiche con conseguente riduzione del contenuto di acqua legato a livello dello strato corneo, ciò comporta un effetto di disidratazione che si riflette in una pelle più secca e fragile.

La caratteristica dell’etanolo di “solubilizzare” sostanze grasse è sfruttata nei cosmetici, sia dal punto di vista formulativo sia da quello “funzionale” per rimuovere impurità e sostanze grasse in eccesso. Oltretutto per quanto riguarda l’aspetto sensoriale, l’etanolo evaporando lascia un’immediata sensazione di freschezza ed esteticamente contribuisce all’ottenimento di una finitura più opaca della pelle riducendone l’untuosità.

Quest’ultimo effetto però, a seguito di un utilizzo prolungato di prodotti a base di etanolo può contribuire al risultato opposto, ovvero alla dilatazione dei pori con conseguente aumento dell’untuosità della cute e di fatto a neutralizzare l’effetto sgrassante inizialmente ottenuto. Pertanto è sconsigliato l’uso continuativo di cosmetici a base di etanolo in soggetti con cute grassa e con pelle a tendenza acneica.

Quindi l’etanolo ad alte percentuali è in grado di danneggiare barriera cutanea che svolge una funzione di protezione nei confronti di agenti esterni esponendo la cute all’aggressione di questi ultimi e alla comparsa di irritazioni, rossori e screpolature. L’uso di prodotti cosmetici a base di alcool etilico è per questo sconsigliato in soggetti caratterizzati da pelli molto secche o irritate e nei prodotti destinati all’uso su zone più delicate come ad esempio cosmetici per il contorno occhi e prodotti dedicati all’uso sulle zone intime.

Sembra alcool, ma non lo è. Gli alcoli alcoli (buoni) presenti nei nostri cosmetici

Come accennato precedentemente, il termine chimico “alcool” include una serie di composti che hanno proprietà piuttosto differenti tra loro.

Tra gli alcoli impiegati in cosmesi spiccano sicuramente gli alcoli grassi. Il numero dei carboni che costituisce la catena degli alcoli può variare notevolmente da 4-6 fino a 22-26 unità, a questo corrisponde una grande variabilità delle proprietà chimico-fisiche. Alcoli grassi a basso peso molecolare, quindi caratterizzati da un basso numero di carboni, si presentano in forma liquida, viceversa alcoli grassi ad alto peso molecolare hanno consistenza solida o cerosa. Tra i più diffusi in cosmesi troviamo ad esempio Behenyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Lauryl Alcohol, Myristyl Alcohol, Stearyl Alcohol.

Gli alcoli grassi sono impiegati principalmente come emollienti, idratanti, co-emulsionanti e fattori di consistenza, contribuiscono a migliorare la stabilità dei prodotti e la loro scorrevolezza e stendibilità. Sono considerate sostanze sicure e con proprietà del tutto differenti da quelle dell’alcool etilico.

Nei prodotti de La Saponaria sono presenti i seguenti alcoli:

  • CETEARYL ALCOHOL: è una miscela di Cetyl Alcohol e Stearyl Alcohol, appartenenti alla classe degli alcoli grassi precedentemente menzionati. Sono caratterizzati da catene carboniose costituite rispettivamente da 16 e 18 atomi di Carbonio. Cetearyl Alcohol viene utilizzato come fattore di consistenza in emulsioni. E’ una sostanza di origine vegetale che conferisce all’emulsione una buona texture e ne migliora la consistenza senza andare ad appesantirla. Gli alcoli grassi che lo costituiscono sono di origine vegetale. E’ impiegabile in cosmetici biologici.
  • PHENETHYL ALCOHOL, UNDECYL ALCOHOL: si tratta di composti aromatici natural-identici chiamati “conservanti-non conservanti”, ovvero sostanze non elencate nell’Allegato V (lista dei conservanti ammessi ad uso cosmetico) del Regolamento 1223/2009, ma che svolgono un’attività antimicrobica contribuendo a preservare il cosmetico da contaminazione microbiologica. Impiegabili in cosmetici biologici;
  • BENZYL ALCOHOL: è uno dei conservanti più impiegati in cosmesi (alla percentuale massima dell’1%). E’ un componente naturalmente presente in alcuni oli essenziali tra i quali ylang ylang e gelsomino. E’ un conservante ammesso dai principali enti di certificazione e utilizzabile quindi in cosmetici biologici.

L’etanolo nei prodotti de La Saponaria è presente solo nei solari alla concentrazione del 5% ed impiegato a vari scopi, conferisce al prodotto una sensazione di freschezza dopo l’applicazione (evaporando piuttosto rapidamente), svolge un’azione solvente e contribuisce alla conservazione del prodotto stesso.