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Perchè usare l'arnica: a cosa serve, gli usi e i benefici

Scritto da Simona | 19-feb-2020 11.56.54
A cosa serve l’arnica? Quando usarla? Quali sono i benefici che possiamo trarre dal suo utilizzo? Vediamo insieme in questo articolo quando quella che è la regina delle piante officinali può venire in nostro aiuto.

Il nome dell’arnica tutto intero è Arnica Montana: indovinate un po’ dove cresce? Ama i prati umidi di montagna e cresce spontaneamente nelle regioni alpine e prealpine. Le sue zone sono le Alpi, con una certa preferenza per le Dolomiti, e il Parco Nazionale dello Stelvio, ma non solo! Cresce anche in Siberia, in diverse regioni dell'Europa centrale e nelle aree temperate del Nord America.

Il suo fiore è bellissimo e giallo come il sole ma la sua vera ricchezza non risiede nella sua bellezza: al suo interno si nascondono sostanze ed oli essenziali alleati del benessere. Il periodo della fioritura è in estate, tra Luglio e Agosto e i suoi splendidi fiori sono molto utilizzati anche a scopo fitoterapico.

Dell’Arnica non sono preziosi solamente i fiori, ma anche le radici e il rizoma che possono essere utilizzati per la produzione di estratti omeopatici di diverso impiego.

Nella simbologia tradizionale i suoi fiori gialli sono emblema dell’energia e di tutta la forza dei raggi del Sole, ma se la guardiamo dal punto di vista fitoterapico i benefici per la salute che seguono al suo impiego le hanno attribuito il primato di essere la pianta rimedio per eccellenza in caso di cadute, traumi e contusioni.

Ecco perché veniva chiamata “pianta delle cadute” e tradizionalmente il suo nome era “panacea lapsorum” (panacea dei caduti). Fra gli altri rimedi naturali l'arnica si distingue infatti per la sua capacità di dare sollievo dal dolore con il suo effetto antinfiammatorio e di favorire la guarigione dai più diversi infortuni, da lividi ed ecchimosi alle distorsioni.

Non a caso secondo i consigli della tradizione i suoi impieghi includono la preparazione di infusi di fiori freschi per trattare con impacchi le infiammazioni, le contusioni e gli ematomi.

Quali sono i principi attivi dell’arnica

L’Arnica viene utilizzata per uso esterno ed è il tipico rimedio della nonna per traumi, contusioni e dolori muscolari. In passato veniva raccolta d’estate sui pascoli di montagna ed essiccata, perché è proprio dai fiori essiccati che si otteneva l’olio essenziale.

Viene comunemente utilizzata come rimedio nel caso di disturbi di tipo muscolare, per il trattamento di distorsioni e stiramenti, sollievo contro la cervicale, problemi di cattiva postura e dolori muscolari.

Le sue numerose proprietà derivano dal ricco contenuti in flavonoidi, triterpeni e lattoni, che le conferiscono proprietà antinfiammatorie e stimolanti per la micro-circolazione.

L’arnica: a cosa serve

Se soffrite di dolori muscolari, distorsioni, stiramenti e cervicale quindi, consigliamo di effettuare dei massaggi sulle zone interessate, che di solito sono in grado di dare sollievo e lenire questi disturbi.

Viste le sue proprietà, l’Arnica è conosciuta per essere il tipico rimedio degli sportivi, che possono usarla più volte al giorno, soprattutto in caso di traumi, ma anche per lenire il dolore dovuto ai muscoli tesi e all'accumulo di acido lattico post-allenamento.

E’ noto come inoltre un semplice massaggio prima di effettuare l'attività sportiva possa aiutare a riscaldare i muscoli andando a prevenire eventuali strappi e contratture.

Ma quando parliamo di infiammazioni e di muscoli doloranti non possiamo non menzionare gli effetti benefici dell’Arnica nei confronti del mal di schiena, torcicollo, cervicale e problemi di sorta! Soprattutto quando il mal di schiena è provocato da stiramenti, un massaggio con un unguento all'Arnica nella zona dolente è l’ideale per poter dire addio il prima possibile a dolore e indolenzimento!

Quando usare l’arnica

E’ possibile quindi usare l’arnica sotto forma di crema, pomata o unguento: leggi questo articolo per vedere la differenza tra le diverse formule. In ogni caso i suoi benefici saranno ottimizzati facendo un massaggio decontratturante in caso di:

Traumi

  • distorsioni
  • slogature
  • contusioni

Dolore

  • dolore muscolare
  • dolore articolare

Circolazione

  • edema
  • lividi

Come si usa l'arnica

Avete la possibilità di raccogliere l’arnica che cresce spontaneamente in montagna nel suo periodo di fioritura tra luglio e agosto? Una buona idea può essere quella di raccogliere i fiori, lasciarli asciugare all’ombra ed utilizzarli solo quando si saranno completamente essiccati. Informatevi bene però prima perché in alcuni paesi, come ad esempio la Svizzera, l’arnica è una specie protetta e non va raccolta.

Importantissimo anche fare attenzione alla “mosca dell’arnica”: è un insetto che ama deporre le sue uova nei fiori d’arnica, dove le larve possono crescere indisturbate. I fiori che vedono la presenza di queste uova si riconoscono per la presenza di puntini neri e vanno eliminati da qualsiasi preparato perché inficiano la buona riuscita di qualsiasi ricetta, oltre ad essere potenzialmente allergizzanti.

A questo punto i più volenterosi potranno lanciarsi nell’autoproduzione di creme, pomate o unguenti all’arnica: se siete alle prime armi nell’arte dello spignatto ricordate che potete sempre usufruire di creme basi neutre già pronte come la nostra DIY Crem (clicca qui per leggere l’articolo e scoprire come si utilizzano le basi pronte)

Se volete però essere sicuri dell’efficacia del preparato, meglio affidarsi a ricette già pronte. Dato che i benefici dell’arnica si ricevono attivandola con un massaggio, un unguento è forse la formula che si presta maggiormente a questo scopo. Ne parliamo in questo articolo: clicca qui.

Unica precauzione da avere nell’utilizzo di creme o unguenti all’arnica è quella di utilizzare sempre i preparati sulla cute integra: evitare l’uso su pelle lesionata o in caso di dermatite. E’ anche bene tenere presente che l'arnica può scatenare reazioni allergiche in chi è allergico a piante della famiglia delle Asteraceae, note anche come Compositae, come l'ambrosia, il crisantemo, la calendula e le margherite. In caso di dubbi in ogni caso, sempre meglio consultarsi con il proprio medico.

Da dove proviene la nostra arnica

L’arnica che abbiamo scelto per le nostre ricette proviene da raccolta spontanea a filiera controllata, i suoi fiori sono raccolti a mano e lavorati freschi in modo da ottenere un estratto botanico dalle più alte concentrazioni di principio attivo.

L’arnica viene coltivata, raccolta e trasformata con amore da un piccolo laboratorio artigianale. Viva le filiere corte, etiche e controllate!