Fin dai tempi più antichi, l’uomo si è affidato ai rimedi naturali offerti dalle piante per risolvere disturbi di ogni genere. Ancora oggi, la medicina naturale, oltre ad essere oggetto di studio e di interesse di riceratori ed esperti, viene scelta da tantissime persone che vogliono migliorare in modo naturale il proprio benessere.
Tra le numerose branche della medicina alternativa troviamo l’aromaterapia, di cui, con questo articolo, ci proponiamo di scoprire funzioni, applicazioni e modalità. In particolare tratteremo i seguenti argomenti:
Possiamo definire l’aromaterapia come una pratica olistica facente parte della fitoterapia. Nello specifico, l’aromaterapia si basa sull’utilizzo degli oli essenziali e sulla conoscenza delle loro proprietà aromaterapiche.
Gli oli essenziali sono estratti aromatici di origine naturale ricavati dalle piante, caratterizzati da una spiccata volatilità a temperatura ambiente e da una texture oleosa. L’olio essenziale può essere estratto da foglie, fiori, frutti, scorze e radici di diverse specie vegetali.
Secondo l’aromaterapia ogni olio essenziale è contraddistinto da specifiche proprietà benefiche che possono andare ad incidere a livello emotivo e mentale.
Va però specificato che l’aromaterapia non è una scienza medica e non può essere utilizzata come cura sostitutiva della medicina tradizionale. Se mai può essere intesa come una cura di supporto, un aiuto naturale contro piccoli disturbi di natura non patologica.
La conoscenza delle essenze aromatiche ha radici antichissime: i primi ad utilizzarle sarebbero stati gli aborigeni che risiedevano attorno a 40.000 anni fa nell’attuale Australia. Uno degli usi principali prevedeva l’inalazione del fumo originato dalla combustione delle piante aromatiche, pratica che prende il nome di fumigazione. Anche gli impacchi a base di argilla e diverse tipologie di piante aromatiche erano molto diffusi.
Va però specificato che non esistono indicazioni storiche o iconografiche che indichino la conoscenza e l’uso degli oli essenziali precedenti all’epoca medievale. È probabile che la pratica della distillazione delle piante aromatiche fosse conosciuta anche precedentemente, in particolare nel mondo arabo.
Antichi primordi a parte, possiamo dire che la storia dell’aromaterapia è molto più recente: il termine aromaterapia venne utilizzato per la prima volta nel 1928 da René-Maurice Gattefossé, un biochimico di nazionalità francese che si interessò alle proprietà medicinali dell’essenza di lavanda allo scopo di trovare cure alternative per i militari che avevano riportato ferite durante la Prima Guerra Mondiale.
Fu poi un connazionale di Gattefossé, Jean Valnet, a dare agli studi del francese un taglio più ampio e ad elaborare negli anni ‘60 del Novecento l’opera fondamentale per la disciplina aromaterapica, l’Aromathérapie.
Grazie alla loro volatilità, le molecole aromatiche possono agire attraverso l’inalazione e operare a livello di recettori ormonali e di neurotrasmettitori, influenzando le diverse aree cerebrali e stimolando il sistema neurologico.
Più semplicemente possiamo dire che, secondo l'aromaterapia, gli oli essenziali sono in grado di stimolare sensazioni e stati d’animo attraverso la loro inalazione con l'obiettivo di raggiungere uno stato di benessere generalizzato che coinvolga mente e corpo.
In linea generale chiunque può beneficiare delle proprietà positive degli oli essenziali a patto che vengano rispettate le modalità d’uso, delle quali parleremo più diffusamente nel prossimo paragrafo.
L’aromaterapia può essere molto utile per affrontare alcuni piccoli disagi e fastidi che si possono presentare nella nostra quotidianità, come un leggero mal di testa, una giornata storta o un sonno agitato.
Per essere sicuri che l’olio essenziale compia il suo dovere al massimo delle sue potenzialità occorre che sia puro al 100%. Questo significa che al momento dell’acquisto non deve essere stato diluito con altri oli o sostanze di diversa origine. Infatti gli oli essenziali che non presentano caratteristiche di purezza sono di solito meno efficaci sotto il profilo armocromatico. Per sapere nello specifico quali requisiti deve avere un olio essenziale per essere di buona qualità puoi approfondire qui.
Nell’aromaterapia gli oli essenziali vengono veicolati soprattutto tramite inalazione: il metodo consueto prevede di avvicinare il viso ad una bacinella di acqua calda a cui sono state precedentemente aggiunte un paio di gocce di olio essenziale respirando i vapori che si sprigionano.
Sono poi usatissimi i diffusori per ambienti che permettono di miscelare in acqua qualche goccia di olio essenziale e di diffondere nell’ambiente la carica energetica della pianta da cui vengono estratti, donando sollievo e benessere a corpo e mente.
Se non si ha a disposizione un diffusore si può creare un profumatore per ambienti fatto in casa con bastoncini: sarà sufficiente mescolare il 70% di olio di mandorle con il 30% di olio essenziale. Travasa la miscela in un vasetto a collo stretto e inserisci qualche bastoncino di bamboo per permettere alla fragranza di diffondersi e rilasciare nell’ambiente le proprietà benefiche dell’olio essenziale.
Aggiungere dell’olio essenziale all’acqua di un rilassante bagno caldo è uno dei modi più piacevoli per impiegare le essenze aromatiche. A seconda dell’olio essenziale scelto ne usciremo rilassati e rasserenati oppure rinvigoriti e pieni di energia!
Un altro utilizzo aromaterapico degli oli essenziali prevede l’applicazione sulla cute: gli oli essenziali non andrebbero mai utilizzati puri sulla pelle perché l’altissima concentrazioni di principi attivi potrebbe causare in alcuni casi irritazioni e sensibilizzazione cutanea. Ecco perché è sempre consigliato diluire l’olio essenziale con altri oli (come il già citato olio di mandorle), incorporarlo in creme o aggiungerlo ad acque distillate o tonici.
Le proprietà aromaterapiche degli oli essenziali sono un argomento vasto e complesso su cui non sempre c’è accordo. Varrà sicuramente la pena di ricordare che l’aromaterapia non è né una scienza medica né una scienza esatta e non si propone di curare disturbi seri o di natura patologica.
L’uso suggerito è quello di considerarla una disciplina naturale amica del benessere, utile in tutti quei momenti in cui sentiamo il bisogno di ristabilire l’equilibrio e alleviare piccoli sintomi sgradevoli. Vediamo allora quali oli essenziali possono aiutarci e come utilizzarli.
Secondo l’aromaterapia le essenze che possono rivelarsi utili nell’alleviare i fastidi procurati da un mal di testa sono:
Veicolazione: può avvenire attraverso inalazione o tramite massaggio cutaneo, in particolare nella zona delle tempie, facendo movimenti lenti e circolari.
Nei periodi di forte stress e preoccupazione può capitare che il nostro riposo ne risenta e diventi irregolare. Se anche a te capita di tanto in tanto di non riuscire a chiudere occhio puoi provare oli essenziali dalle capacità calmanti, rilassanti e distensive. Ecco qualche esempio:
Veicolazione: puoi diffonderli in camera da letto, versarne qualche goccia sul cuscino o aggiungerli all’acqua calda del bagno serale.
Per assecondare l’immaginazione e la creatività in tutti quei momenti in cui ci manca l’ispirazione o abbiamo bisogno di stimolare concentrazione e memoria possiamo ricorrere a questi oli essenziali:
Veicolazione: diffusi nell’ambiente o massaggiati su fronte e tempie previa diluizione.
Lo yoga è l’aromaterapia sono due discipline saldamente connesse: attraverso l’uso degli oli essenziali si può favorire la concentrazione e lo stato meditativo, creare un'atmosfera accogliente e adatta alla contemplazione e raggiungere la calma e la serenità.
Gli oli essenziali che si possono utilizzare durante la pratica sono:
Veicolazione: può avvenire attraverso il diffusore o applicandolo sulle palme delle mani e dei piedi.
Tra i malanni stagionali più diffusi ci sono sicuramente i raffreddori e le sinusiti. Anche in questo caso possiamo avvalerci delle proprietà benefiche degli oli essenziali per tamponare la situazione e mitigare, almeno un po’, i sintomi da raffreddamento più comuni come naso chiuso, gola irritata, tosse e dolori muscolari.
Ecco gli oli essenziali più indicati a questo scopo:
Veicolazione: si possono diffondere nell’aria, inalare tramite vapore oppure versarne qualche goccia su un fazzoletto e avvicinarlo di tanto in tanto al naso respirando l'aroma.
Il gonfiore agli arti inferiori e il senso di pesantezza che ne deriva sono spesso causati da difficoltà circolatorie, stile di vita sedentario o, al contrario, dal trascorrere troppo tempo in piedi. In questi casi gli oli essenziali possono essere un ottimo rimedio naturale, in particolare:
Veicolazione: si possono applicare sulle gambe mescolandoli alla propria crema corpo oppure all’olio di mandorle dolci. Per alleggerire i piedi stanchi si può optare per un pediluvio aggiungendo all’acqua calda due cucchiai di sale grosso e qualche goccia di olio essenziale.
In estate non c’è niente di più fastidioso delle zanzare! Per tenerle lontane ed evitare le immancabili punture possiamo affidarci agli oli essenziali dal sentore forte e pungente come:
Veicolazione: da diffondere negli ambienti o da applicare su polsi e collo previa diluizione con olio vettore.
Se hai altre curiosità che riguardano gli oli essenziali, le loro proprietà e il loro uso puoi approfondire l’argomento con l’articolo “Gli oli essenziali: cosa sono, a cosa servono e come utilizzarli al meglio”.