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Belle a che prezzo? Cessori di formaldeide nei cosmetici, come riconscerli ed evitarli

Scritto da Lucia | 12-apr-2013 10.05.28

E’ una notizia di ieri: sequestrati 50mila prodotti cosmetici per capelli contenenti formaldeide, una sostanza chimica nota per i suoi effetti liscianti, ma tossica e in grado di favorire malattie come la sclerosi e diverse forme tumorali.
"L'attenzione dei militari - si legge nel comunicato - è stata inizialmente destata da fatti di cronaca che avevano registrato il ricovero di alcune donne dopo che si erano sottoposte al trattamento di lisciatura dei capelli in alcuni saloni di parrucchiere".
La formaldeide produce sì, un effetto lisciante ma è anche inserita nella lista mondiale delle sostanze più pericolose e tossiche per l'uomo.
La troviamo presente in smalti, shampoo, creme, igienizzanti, detergenti per la casa, lucidanti, ma anche alimenti, carta, plastica, fertilizzanti, mobili e tanto altro.

 

Potente battericida, fungicida, disinfettante ed indurente dall'utilizzo versatile ma anche  una sostanza irritante in grado di causare allergie da contatto e irritazioni, ma soprattutto individuata come potenziale cancerogeno.
L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha stabilito che ci sono sufficienti prove della responsabilità della formaldeide nell'insorgenza del cancro nasofaringeo negli umani, e prove consistenti ma non sufficienti di un suo collegamento con la leucemia.

 

Nonostante ciò nei cosmetici si può utilizzare, anche se con delle restrizioni (nel caso di cronaca che riportiamo i limiti di utilizzo superati di anche 35 volte).
Il Regolamento Europeo  sui cosmetici non vieta infatti l’utilizzo della formaldeide, ma definisce la percentuale massima utilizzabile, che nel caso non venga impiegato come conservante non può superare il 5% relativamente a prodotti per le unghie (è comunque tantissimo!!!).

Per esempio i prodotti per indurire le unghie – si evince dal regolamento - devono riportare le seguenti frasi: “proteggere le pellicine con una sostanza grassa” e “contiene formaldeide” ( ma avete notato che molti smalti hanno la doppia etichetta che si “svela” togliendo la prima?? In quanti leggono cosa c’è scritto sotto prima di comprare il prodotto??).

 

Scorrendo la normativa poi si stabiliscono le percentuali di utilizzo come conservante, da notare che vi è una nota che riferisce quanto segue: “Tutti i prodotti finiti contenenti formaldeide o sostanze che figurano nel presente allegato e che liberano formaldeide devono obbligatoriamente indicare sull’etichetta la dicitura: «contiene formaldeide», qualora la concentrazione di formaldeide nel prodotto finito superi lo 0,05 %”.

Le percentuali ammesse massime come conservante sono le seguenti:

  • 0,1% nei prodotti per il cavo orale “da non usare negli aerosol”
  • 0,2% altri prodotti

Ma la parolina magica in realtà è “sostanze che liberano formaldeide”, quindi CESSORI DI FORMALDEIDE che si possono nascondere in molti prodotti. Sono sostanze che se associate tra di loro o semplicemente nel loro utilizzo possono quindi cedere piccole quantità di formaldeide.

 

A nostro avviso per evitare rischi è quindi  bene stare alla larga da prodotti che negli INCI riportino:

  • 2-Bromo-2-Nitropoane-1,3-Diol (Bronopol)
  • Diazolidinyl urea
  • Imidazolidinyl urea
  • DMDM Hydantoin
  • Quaternium-15
  • Benzylhemiformal

 

Tali sostanze sono dei conservanti che si decompongono rilasciando formaldeide.

Sono sostanze pericolose e dannose per la nostra salute.  E, stando alla normativa vigente non sono solo ammessi, ma se contenuti in piccola parte possono benissimo nascondersi tra gli INCI senza l’obbligo di segnalare per questo la  presenza di formaldeide nel prodotto.

 

In più quando si sentono casi come quello di oggi, di persone finite all’ospedale per aver lisciato i capelli c’è da lasciarsi prendere dallo sconforto.  Non solo una normativa che non ci protegge a sufficienza, ma anche l’inganno.

Ma è giusto che chi bella vuole apparire debba per forza soffrire???