Per moltissime ragioni, prima tra tutte quella dei prezzi. Quello che vogliamo è avere prezzi equi e giusti sempre, tutti i giorni dell'anno e non solo durante un venerdì di fine novembre, in un patto di fiducia reciproca tra noi e i nostri clienti. Questo naturalmente non ci lascia molto margine per poter creare sconti sensazionali.
Quello che dovremmo chiederci quando vediamo scritto -80% è: chi lo sta pagando questo sconto? Lo sta pagando un lavoratore del Sud del mondo, sottopagato? Lo sta pagando l'utilizzo di materie prime di scarse qualità? Oppure semplicemente il prodotto ha all'origine un prezzo talmente gonfiato che può permettersi queste oscillazioni? A meno che non sto scegliendo un fondo di magazzino, sono domande lecite, che davanti agli sconti sensazionali possiamo farci.
E poi tutta questa corsa all'acquisto per accapparrarsi cose che spesso non ci servono e che non avevamo preventivato di comprare, ha un altissimo impatto sul nostro Pianeta.
Ecco perché vogliamo cogliere questa occasione per dire qualcosa di diverso: nella giornata del Black Friday non faremo sconti, ma faremo una donazione a Sea Shepherd, un'organizzazione internazionale senza fini di lucro che si occupa quotidianamente della salute degli oceani, messa a dura prova dalla presenza sempre più ingombrante della plastica.
La nostra filosofia è sempre stata e sempre sarà quella di cercare un ottimo rapporto qualità prezzo, per dare a tutti la possibilità di accedere a prodotti buoni, etici, 100% consapevoli e sostenibili… anche nel prezzo!
Quindi, come abbiamo detto. il 26 novembre non vedrete il nostro sito invaso da ribassi, né riceverete newsletter da La Saponaria con in oggetto “Black Friday: tutto scontato al 50%”. Ma non per questo sarà un giorno come tutti gli altri.
Già in occasione del Black Friday 2020 La Saponaria si è impegnata devolvendo parte del ricavato della giornata a Medici Senza Frontiere, la cui missione è offrire assistenza medica ovunque ce ne sia bisogno.
E quest’anno?
Grazie all’azione diretta di Sea Shepherd, il giorno per eccellenza votato allo shopping pazzo pre-natalizio, si trasformerà per noi nell’occasione di fare del bene al pianeta proteggendo l’oceano dall’inquinamento della plastica!
Nell’ultimo periodo la quantità massiccia di plastica presente nell’ambiente è diventata un problema sempre più urgente. Anche i mari e gli oceani non sono stati risparmiati dalla piaga ambientale del nostro secolo: si stima che ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscano nell’oceano e… ci rimangono!
Dal punto di vista della durevolezza, la plastica è un materiale eccellente. Infatti il suo impiego per oggetti usa e getta costituisce un grosso controsenso ed è alla base dell’inquinamento ambientale di cui soffre il nostro pianeta. La presenza massiccia di plastica negli oceani rappresenta un grave pericolo per tutte le specie che lo abitano o ne vengono a contatto. E poi, nessuno vuole vivere su un pianeta che in mare ha più plastica che pesci, no?
Adottare uno stile di vita il più possibile sostenibile e plastic free è un passo necessario per garantire un futuro luminoso per il nostro pianeta e per tutte le specie che lo abiteranno, ma che fare con la plastica già dispersa in natura?
E a questo interrogativo che organizzazioni come Sea Shepherd hanno cercato di dare una risposta, anzi di fornire soluzioni!
Sea Shepherd è stata fondata nel 1977 dal Capitano Paul Watson a Vancouver in Canada. Sì, un capitano! Questa ong è infatti come una grande ciurma che, invece di imbarcarsi alla ricerca di un prezioso tesoro nascosto su una remota isola deserta, si propone di salvaguardare il mare, il più prezioso dei tesori!
Il loro obiettivo è quello di fermare la distruzione dell'habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche degli oceani del mondo intero con il fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie, assicurandone la sopravvivenza per le generazioni future.
Uno scopo nobile ma anche molto concreto. Infatti, Sea Shepherd pratica la tattica dell’azione diretta: investiga, si documenta e agisce per impedire le attività illegali in alto mare e denunciarle alla comunità.
Tra le numerose campagne portate avanti da Sea Shepherd, abbiamo deciso di sostenere in occasione del Black Friday l’Operazione Siso, non ne hai ancora sentito parlare?
L’obiettivo dell’Operazione Siso è difendere il delicato ecosistema dell’Arcipelago delle Isole Eolie dalla pesca illegale, non documentata e non dichiarata. Con questa campagna Sea Shepherd vuole in particolare proteggere questo bellissimo arcipelago dall’uso delle reti “Spadare” e dei FAD.
Vietati per legge dal 2002, le reti “Spadare” sono lunghe reti progettate per catturare i grossi pesci pelagici e soprattutto i pesci spada. Quando il loro uso non era ancora illegale, si sono rivelate fatali per capodogli, tartarughe, tonni, pesci spada, squali e altri mammiferi marini. Infatti questa tipologia di rete può essere lunga decine di chilometri provocando il cosiddetto ‘effetto muro’ catturando tutto ciò che vi finisce dentro. Questa pesca non selettiva, oltre ad arrecare danno alle specie protette dalla pesca, è un problema anche per le specie non protette, perché anche i pesci immaturi o sottomisura finiscono impigliati nelle reti.
Un altro metodo di pesca illegale - ma purtroppo ancora diffuso nel Mediterraneo - è quello che utilizza i FAD, dispositivi creati per attrarre molti pesci in una zona limitata di mare: un filo di plastica ancorato in fondo al mare tiene in superficie delle foglie di palma. L’ombra che si crea al di sotto delle foglie e i microrganismi posizionati ad hoc in questa zona attraggono una grande quantità di pesci che vengono catturati dai pescatori insieme a tutto quello che si trova nelle loro reti.
Ad oggi si stima che solo nell’Arcipelago delle Eolie, ogni anno, vengano calati più di 5000 FAD illegali per un totale di 10.000 Km di attrezzature illecite. Questo sistema di pesca è letale per molte specie marine, come ad esempio le tartarughe Caretta Caretta, che vi rimangono impigliate durante le rotte migratorie.
Oltre a ciò la struttura di cui è composto il FAD, e quindi il lunghissimo filo di plastica che si stende tra il fondale e la superficie dell’acqua, se abbandonata in mare si disgrega lentamente, finendo per essere ingerita dalle specie marine.
I volontari della Ong Sea Shepherd si sono attivati per monitorare questa attività illegale e contrastarla con l’azione diretta: rimuovere i FAD illegali e liberare il mare da chilometri e chilometri di polipropilene!
Dunque il nostro non sarà un venerdì nero ma blu! Ecco allora la nostra iniziativa per il Blue Friday: devolveremo il 15% dell’incasso di venerdì 26 novembre proveniente dal nostro e-commerce e dal nostro spaccio aziendale di Pesaro e dai Biostorie di Battipaglia, Bologna, Cesena, Montebelluna, Fano, Rimini, Senigallia, all’Operazione Siso di Sea Shepherd.
Facendo un acquisto puoi aiutare concretamente la missione di Sea Shepherd e contribuire a ripulire il bellissimo mare dell’Arcipelago delle Isole Eolie da circa 45 m di filo di plastica proveniente dalle reti utilizzate per la pesca illegale!
Pensa che regalo meraviglioso da acquistare durante il Black Friday! Oltre a donare prodotti biologici e amici dell’ambiente, puoi far salire - almeno virtualmente - la persona cara a cui li regalerai sul vascello della Sea Shepherd e, insieme al suo agguerritissimo equipaggio di volontari, andare a caccia degli odiosi FAD illegali, liberando il mare da questa dannosa plastica!
Insieme possiamo salvare gli oceani!
Ma il nostro impegno contro la plastica non si esaurisce nella giornata del 26 novembre! Tutti i giorni ci impegniamo per un mondo con meno plastica: ne parliamo qui.