Avete già visto la nostra Fascia capelli in tessuto di recupero realizzata da Made in Carcere? Si tratta di una fascia dal grande valore sociale e ambientale, ideale per la detersione mattutina e serale ma anche per uscire!
Il progetto Made in Carcere della cooperativa sociale Officina Creativa si occupa di diffondere la filosofia della seconda opportunità per le donne detenute e della doppia vita per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l'ambiente.
Protagonisti del sogno sono donne in stato di detenzione o sottoposte a limitazioni della libertà personale a cui viene offerta l’opportunità di acquisire competenze tecniche e professionali per costruire consapevolezza e dignità. Le loro creazioni sono realizzate attraverso il recupero di sfridi e materiale tessile di scarto che, altrimenti, sarebbero trasferiti agli inceneritori.
Il marchio Made in Carcere nasce nel 2007 grazie al grande lavoro di una donna, come non ne esistono molte, Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa. Luciana sembrava averlo scritto nel nome che nella sua vita si sarebbe occupata e preoccupata di altre donne, abbandonando una carriera in salita in una banca milanese e intraprendendo un percorso lontanissimo da ciò che era in quel momento. Un anno trascorso in Brasile ad aiutare i bambini più bisognosi e da lì tornare in Italia con una nuova consapevolezza: la sua nuova missione sarebbe stata aiutare le mamme, le donne.
Luciana entra nel carcere di Lecce e da lì inizia la storia di Made in Carcere. Un progetto attraverso il quale viene offerto un percorso formativo alle donne detenute affinché imparino un mestiere e attraverso questo lavoro riassaporino dignità e libertà. Solitamente i progetti di recupero in carcere permettono di abbattere la recidività di circa il 70%, Made in Carcere negli anni è riuscito a ridurla del 99%, un’impresa a dir poco straordinaria dal bellissimo valore sociale.
Con Luciana, Ilaria e Annalisa, le socie di Officina Creativa, ci siamo scambiati tantissime email, chiamate e messaggi. Abbiamo fatto anche una video-chiamata per concordare precisamente come sarebbe stata la cucitura dell’etichetta perché “tutto doveva essere perfetto”. Siamo rimasti colpiti da tanta attenzione e premura, ennesima conferma di tutta la passione e l’impegno che c’è dietro ogni singola creazione Made in Carcere.
Le donne che lavorano in Made in Carcere producono dei veri “manufatti di valore”, pezzi unici lavorati a mano riutilizzando tessuti di recupero che altrimenti verrebbero inceneriti.
Per noi de La Saponaria non è la prima collaborazione con un carcere, la nostra Salvietta in bambù è realizzata nel carcere di Vigevano mentre gli altri nostri accessori sono frutto di progetti equosolidali in giro per tutto il Mondo. Per saperne di più si può vedere sul nostro sito la pagina Filiera etica, dove evidenziamo diversi progetti e realtà virtuose che sosteniamo.
Produrre cosmetici buoni per noi stessi e per l’ambiente utilizzando ingredienti bio di altissima qualità è ciò che sappiamo fare e vogliamo continuare a fare sempre meglio, per il tutto il resto cerchiamo di sostenere realtà belle, oneste e intrise di solidarietà che si impegnino con noi a diffondere un messaggio di impegno concreto: Un mondo migliore è possibile! E noi possiamo fare la nostra parte.
Tantissimo. Non a caso a marzo 2020 l’Unione Europea ha adottato un nuovo piano di azione per l’economia circolare che prevede una strategia per il recupero dei tessili. Quest’anno la Commissione Europea ha votato il piano chiedendo misure ancora più stringenti in ottica di riciclo, materiali ecologici e dispersione di microfibre perché c’è bisogno di fare moltissimo in poco tempo.
Qualche numero preoccupante:
Comprare meno e meglio! Privilegiare tessuti ecologici, tessuti innovativi come quelli realizzati attraverso frutta, piante o plastica riciclata, e ancora acquistare second hand perché comprare vestiti, ma anche mobili o oggetti di seconda mano è una scelta consapevole, ecologica ed è un regalo enorme per il nostro ambiente!
Le nostre fasce capelli Made in Carcere sono realizzate proprio con scampoli di tessuto salvati dagli inceneritori. Ciò che è scarto per qualcuno, per qualcun altro può diventare nuova materia prima ricca di vita e creatività. Si parla non soltanto di riciclo - “recycling” - ma di riciclo creativo - “upcycling” - tramite il quale un prodotto di scarto guadagna una nuova vita di maggior valore. Ecco perché le nostre fasce non sono proprio tutte uguali, alcune sono rosa, alcune rosa più chiaro, alcune rosa a righine bianche e altre beige. Questo perché gli scampoli non hanno grandi dimensioni e consentono soltanto una produzione artigianale. Ma non trovate che così siano ancora più belle?
Quando abbiamo avuto l’idea di queste fasce, le abbiamo immaginate come “salva-capelli” durante le fasi di detersione, struccaggio e applicazione di maschere viso. Poi le abbiamo viste e abbiamo capito che erano talmente belle da essere indossate sempre, come più si desiderava! Così sono nate tante idee per allacciarle e per indossare questo accessorio in maniera super personale! Noi abbiamo pensato a queste varianti, voi avete altre idee creative? Siamo curiosissimi di vedervi!