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Come riconoscere il proprio tipo di cuoio capelluto e di capelli

Scritto da Simona | 21-ott-2019 15.12.45
Capelli spenti, che si spezzano oppure opachi e indomabili. Capelli troppo folti o troppo radi, capelli che cadono. E poi capelli secchi, grassi, unti o crespi.
Ci concentriamo tantissimo sulla salute dei nostri capelli scegliendo spesso prodotti specifici per il tipo di capelli che abbiamo e invece ignoriamo quasi totalmente la natura del nostro cuoio capelluto. Vediamo perché è importante conoscere il primo per avere chiome splendenti e luminose.

Il cuoio capelluto: struttura e funzione

Un cuoio capelluto sano è liscio, senza squame e di un colore rosa chiaro. E’ la zona su cui si radicano i capelli e un cuoio capelluto in salute farà fiorire una chioma al meglio delle sue potenzialità.

Eppure, secondo studi clinici, il 60% delle donne e il 40% degli uomini lamentano un problema al cuoio capelluto. I problemi possono essere diversi, in base al tipo di cuoio capelluto che ognuno di noi ha.

Scopri qual è il tuo tipo di capelli e di cuoio capelluto:

La struttura del cuoio capelluto

Il cuoio capelluto, il cui rinnovamento cellulare dura all’incirca 2 settimane, presenta la medesima struttura della pelle. Esso ha molteplici compiti: funge da barriera fisica, da isolatore termico e da protettore immunologico.

Il cuoio capelluto è costituito da:

  • tessuto cutaneo, diviso in:
    1. epidermide, lo strato più superficiale della cute nel quale si trovano vasi capillari e nervi
    2. derma, strato più profondo della cute: è a questo livello del cuoio capelluto che risiedono i vasi sanguigni e avviene la vascolarizzazione cutanea che porta il nutrimento ai capelli e garantisce la salute del cuoio capelluto.
  • tessuto sottocutaneo o ipoderma
  • muscolo epicranico il muscolo che si distende sulla volta cranica.

Bulbi piliferi e ghiandole sebacee

I bulbi piliferi e le ghiandole sebacee risiedono nel derma. Queste ultime producono il sebo, essenziale alla formazione del film idrolipidico che protegge e idrata il cuoio capelluto. Quando le ghiandole sebacee, per una qualche disfunzione, non producono sebo a sufficienza, la cute dei capelli diventa secca e il cuoio capelluto resta più esposto all’azione di agenti ambientali esterni.

I diversi tipi di cuoio capelluto

Il cuoio capelluto è per i capelli ciò che un terreno è per le piante: come queste crescono e prosperano se ricevono un adeguato nutrimento dal terreno, così la salute dei capelli e la loro crescita dipende dalla salute del cuoio capelluto e dal suo regolare funzionamento. Ecco i diversi tipi di cuoio capelluto:

  • Cuoio capelluto secco: in un cuoio capelluto che funziona bene, le cellule che muoiono vengono espulse dalla superficie della cute dei capelli e sostituite con le nuove in maniera quasi impercettibile. Ma in alcuni casi si verificano anomalie del cuoio capelluto tali da produrre ammassi di cellule morte e agglomerate che assumono l’aspetto di squame: questo fenomeno di desquamazione può provocare non di rado un forte prurito alla testa e non di rado anche il fenomeno della forfora secca. In alcuni soggetti, si può sviluppare una forma di eczema o irritazione della cute chiamata dermatite seborroica, che provoca una sensazione di dolore e bruciore al cuoio capelluto.
  • Cuoio capelluto sensibile: in alcuni casi il cuoio capelluto non presenta anomalie visibili come forfora secca o dermatite seborroica, eppure può provocare dolore o fastidi come prurito, bruciore e ipersensibilità. Le cause sono in questo caso da ricercare nell’inquinamento, nello stress, nell’uso di shampoo aggressivi e nell’alimentazione oltre che essere legato all’uso di determinati farmaci o a cambiamenti ormonali.
  • Cuoio capelluto grasso: hai capelli che si sporcano subito? Probabilmente il tuo problema parte da un cuoio capelluto che ha una produzione eccessiva di sebo. Il sebo infatti si va a depositare alla base del capello andandolo a rendere perennemente unto, pruriginoso e antiestetico. Un cuoio capelluto grasso può presentare anche la forfora grassa, un disagio che si presenta come una desquamazione biancastra a livello del cuoio capelluto provocata dall'aumento del ricambio cellulare della cute. La forfora grassa è caratterizzata da scaglie grosse e spesse, che difficilmente si riescono a rimuovere, può causare prurito ed è un inestetismo di grande impatto.
  • Cuoio capelluto normale: nel caso in cui non si abbiano problemi specifici al cuoio capelluto come desquamazione, forfora secca o grassa o iper sensibilità, ma si lamentano capelli particolarmente deboli o che cadono al di là della normale stagionalità dei cicli di crescita dei capelli, si può comunque andare a nutrire con prodotti specifici anche un cuoio capelluto normale, per ottenere in generale capelli più forti.

I diversi tipi di capelli

Le diverse categorie attraverso cui si classificano generalmente i capelli sono quelle più ovvie di capelli lisci, mossi, ricci a loro volta suddivisi in capelli fini e spessi. Ma ci può essere anche un’altra classificazione, fatta in base alla produzione di sebo:

  • Capelli secchi: spesso questi capelli, molto delicati, risultano anche sfibrati e danneggiati. La loro struttura presenta spesso doppie-punte e in generale i capelli tendono a spezzarsi (Leggi la hair care routine per i capelli secchi).
  • Capelli grassi: sono i capelli che si sporcano subito. Spesso se si ha la pelle del viso grassa e con imperfezioni è molto probabile che anche il cuoio capelluto soffra della stessa problematica (leggi la hair care routine per i capelli grassi con forfora).
  • Capelli crespi: il tanto odiato effetto crespo è un problema molto comune che affligge non solo chi ha i capelli ricci, ma anche chi li ha sottili e chi, in generale, li sottopone a trattamenti aggressivi. Sono capelli fragili, opachi e ruvidi al tatto, gonfi e indisciplinati, difficili da gestire (leggi la hair care routine per i capelli crespi).

Gli ingredienti da preferire e quelli da evitare

Per mantenere un cuoio capelluto sano e per riequilibrare tutti i casi di irritazione, ecco quali sono gli ingredienti da preferire e da evitare.

Gli ingredienti da preferire:

  • Prebiotico di Cicoria
    Il prebiotico di cicoria, estratto della radice di cicoria, è un prebiotico scientificamente approvato che rende la nostra pelle e il microbiota associato, più resistenti. E’ in grado di ripristinare il naturale equilibrio del microbiota, migliorando la salute della cute e riuscendo a lenire le irritazioni. Numerosi test confermano le sue proprietà.
  • Spirulina
    Grazie al suo contenuto di rame, ferro e vitamine del gruppo B apporta particolari benefici se utilizzata in prodotti per la cura dei capelli, che risultano più sani e forti.
    • Li preserva dal precoce invecchiamento
    • Ha un'azione riequilibrante nei confronti della produzione di sebo
    • Previene la perdita dei capelli
    • Contrasta forfora e prurito
    • Mantiene la lucentezza dei capelli
  • Aminoacido di barbabietola
    L'aminoacido di barbabietola è un osmolita naturale che protegge le cellule dalla disidratazione e dallo stress ossidativo causato dalle radiazioni UV. Rinforza la struttura interna del capello, rendere la superficie più morbida e più resistente alla frizione e alla rottura.
  • Estratto di fieno greco
    Grazie alla presenza di sali minerali, vitamine, oli vegetali, fosfati organici, grassi e proteine, il fieno greco è utilizzato in prodotti specifici per la cura dei capelli. Previene e contrasta la caduta dei capelli promuovendone la crescita, è un ottimo idratante e condizionante, sebo-regolarizza il cuoio capelluto, da’ maggiore volume e corposità, lasciando i capelli setosi e lucidi
  • Olio di Babassu
    L'olio di Babassu è famoso per il suo potere emolliente. Contiene acido laurico, l’acido miristico, l’acido palmitico, l’acido oleico e l’acido stearico.
    • Ha potere ristrutturante
    • Riporta alla naturale luminosità capelli secchi e danneggiati
    • Protegge da salsedine e raggi UV.

Gli ingredienti da evitare:

  • Siliconi: creano un film impermeabile sui capelli e li disidratano. La disidratazione che creano sui capelli li indebolisce e causa doppie punte ed effetto crespo.
  • Parabeni: potenzialmente tossici e cancerogeni per il nostro organismo
  • Peg ed etossilati: possono essere tensioattivi ed emulsionanti di origine petrolchimica
  • Alcol: può asciugare i capelli se si trova in alte concentrazioni. Meglio evitare i prodotti che indicano l’alcool in etichetta tra i primi ingredienti.
  • Picramato: un ingrediente che spesso si trova nelle erbe tintorie non certificate o non naturali
  • Petrolati: sono ingredienti di origine petrolchimica e possono avere un effetto occludente sulla pelle

Focus on prebiotici: perché usarli per nutrire e curare ogni tipo di cuoio capelluto e di capelli

I prebiotici sono sostanze organiche, come le fibre, che stimolano la crescita dei batteri buoni che costituiscono il microbiota, e cioè l’insieme di tutti i microrganismi che vivono con noi in simbiosi per tutta la vita.

I prebiotici sono in grado di supportare il metabolismo energetico dei batteri che compongono la nostra microflora, ottimizzano l’ambiente che lo ospita, e migliorano l’equilibrio fisiologico in generale.

Questi ingredienti di derivazione vegetale, se aggiunti in formulazioni specifiche per capelli, sono una grande fonte di nutrimento, migliorando la salute e l’aspetto di cuoio capelluto e capelli.

Ri-equilibrio del microbiota significa anche:

  • Regolazione della produzione di sebo
  • Miglioramento e prevenzione di prurito e forfora
  • Miglioramento di capelli fini, fragili e tendenti alla caduta
  • Potenziamento dell’effetto barriera della pelle
  • Aspetto più sano e bello dei capelli