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Gli approfondimenti de La Saponaria

Quale olio usare per massaggiare i neonati: uno studio universitario dimostra l'importanza della scelta

Il massaggio rende i bebè più sani e felici.. se si sceglie l'olio giusto!

Massaggiare il proprio bimbo è un’esperienza bellissima, e  rende felice e sereno non solo il neonato ma anche chi il massaggio lo fa. (A proposito del massaggio infantile leggi qui.)

Il contatto pelle a pelle, il calore umano e l’affetto che viene trasmesso dalle carezze di una persona amorevole solo la base per un buon massaggio ma, un recente studio, ci conferma che non dobbiamo trascurare neanche l’olio che utilizziamo!
I ricercatori del dipartimento di pediatria dell’Università di Pune (India) hanno infatti condotto un interessante studio su l’assorbimento transcutaneo dell’olio da massaggio nei neonati.
Obiettivo dello studio è quello di capire se gli oli con cui si massaggiano i neonati influiscano o meno nella composizione e nel tasso  di acidi grassi presenti nel sangue dei bimbi e comparare gli effetti di diversi tipi di oli, saturi e non saturi.

Come si è svolto lo studio?

120 neonati sono stati assegnati a tre differenti gruppi: durante lo studio i bimbi del primo gruppo sono stati massaggiati con olio di girasole (grasso insaturo), un gruppo con olio di cocco (grasso saturo) mentre ai bimbi del gruppo di controllo non veniva applicato nessun olio.
Al termine dello studio sono state effettuate delle analisi del sangue a tutti i neonati per analizzare i trigliceridi presenti e il profilo di acidi grassi.

A che conclusioni sono giunti i ricercatori?

  1. Gli oli applicati sulla pelle vengono assorbiti in maniera significativa dai neonati ( e possono avere un impatto positivo anche dal punto di vista nutrizionale)
    Il valore dei trigligeridi al termine del trattamento era aumentato molto più significativamente nei gruppi di bimbi massaggiati con gli oli!
  2. La composizione degli oli utilizzati influenza il tasso di acidi grassi nel sangue dei bimbi massaggiati sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo
    In particolare lo studio evidenzia un aumento (ancora più significativo nei bimbi nati a termine) di  grassi “buoni” come il linoleico, l'acido alfa linoleico e l'acido arachidonico ed emergono delle differenze in termini qualitativi tra i gruppi che hanno utilizzato i due diversi tipi di oli.

 La pelle, non solo una barriera: nutriamola consapevolemente

Sempre in costante rinnovamento, la pelle è molto più di una semplice protezione. E' l'organo più pesante (3-4 kg in un adulto!) e più esteso del corpo umano (da 1,5 a 2 m²).
Sempre connessa con gli altri organi,  permette il passaggio di sostanze (buone..ma anche cattive!) e, come ci ricorda questo studio, ciò che ci spalmiamo (e a maggior ragione spaltuttomiamo sulla pelle dei nostri piccoli cari) non ha solo effetti “epidermici” ma ben più profondi.

Quando scegliamo cosa mettere sulla pelle dei nostri piccoli quindi è bene prestare la massima attenzione. Non stanchiamoci di leggere le etichette,  facciamo molta attenzione agli ingredienti. Troppo spesso anche prodotti specifici per bambini sono ricchi di petrolati, conservanti e ingredienti dannosi. Sono assolutamente da evitare.

Più i prodotti sono semplici, con pochi ingredienti, meglio è per la loro pelle ed evitiamo inutili rischi. L’ideale è l’utilizzo di oli puri (come l'olio di mandorle dolci, avocado o argan), spremuti a freddo, senza nessun profumo o aggiunta.  Meglio ancora se biologici: non solo si evita il rischio della presenza, seppure in tracce, di sostanze chimiche, ma ci assicuriamo un prodotto vergine,  ricco di acidi grassi nobili e vitamine, che, come sottolinea lo studio, sono così importanti per la crescita dei nostri piccini.

 Fonte: Transcutaneous Absorption of Topically Massaged Oil on Neonates – Department of Pediatrics, KEM Hospital, Pune 
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