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Cuoio capelluto irritato: l'importanza di prendersene cura
Quando inizia quella terribile sensazione di prurito in testa pare proprio che non ci sia nulla che possa fermarla? Probabilmente hai un cuoio capelluto irritato o particolarmente sensibile. Vediamo insieme le cause, le caratteristiche e le possibili soluzioni.
Il nostro cuoio capelluto è composto da vasi sanguigni, strati epidermici, bulbi piliferi e capelli. E’ un piccolo ecosistema che ha il compito di fare da barriera protettiva e da isolante termico alla nostra scatola cranica. Fattori interni o esterni possono alterare l’equilibrio del cuoio capelluto per svariate ragioni e poi, a seconda delle caratteristiche intrinseche generare stati di desquamazione o di forfora.
Le cause di un cuoio capelluto irritato
I fattori esterni
Le cause di un cuoio capelluto irritato possono essere molteplici. Alcune volte si tratta di cattive abitudini ormai radicate che ci sembrano ovvie, ma che con l’andare del tempo possono far persistere stati di irritazione.
1. Prodotti troppo aggressiviIn pool position tra i fautori di uno stato di irritazione del nostro cuoio capelluto ci vanno sicuramente prodotti come shampoo e balsamo troppo aggressivi. Una ragione in più per scegliere sempre prodotti biologici e consapevoli 😉
2. Asciugatura sbagliata
Il calore eccessivo danneggia il cuoio capelluto: mai utilizzare phon e accessori per lo styling come piastre e arricciacapelli a temperature troppo elevate senza mantenere una corretta distanza. Meglio ridurre la temperatura del proprio asciugacapelli e tenerlo sempre a una distanza di circa 20 cm dal cuoio capelluto e ridurre al minimo la frequenza di uso di piastre e arricciacapelli.
Chi vive in città è continuamente soggetto all’inquinamento, che può rendere più sensibile il cuoio capelluto, andando ad intaccare la barriera protettiva che ne preserva il benessere. Usare prodotti detox, appositamente formulati per liberare la chioma e la cute da particelle inquinanti e sebo in eccesso come uno scrub per cuoio capelluto detox, è una buona idea per mantenere sano il cuoio capelluto.
4. Acqua troppo dura
Anche l’acqua che utilizziamo per lavare i capelli può rendere più sensibile la cute: questo avviene quando l’acqua è troppo dura, cioè è troppo carica di elementi come cloro e calcare, che possono disidratare sia la pelle sensibile del viso e del corpo, sia quella del cuoio capelluto. Oltre a rendere i capelli crespi, pesanti e opachi.
5. Tinte chimiche
L’impiego di tinte chimiche che contengono sostanze nocive per la pelle sono spesso alla base di un cuoio capelluto irritato. Ecco perché sempre più persone si stanno direzionando verso l’uso di erbe tintorie. Anche qui andrà fatta distinzione e sarà sempre meglio scegliere tinte naturali che non contengano picramati e altre sostanze sensibilizzanti. (per approfondire l’argomento, si veda l’articolo su le erbe tintorie)
I fattori interni
La salute del cuoio capelluto e i suoi stati di irritazione non dipendono solo da fattori esterni, ma possono derivare anche da fattori interni come forte stress, squilibri ormonali, dieta non bilanciata e scarsa idratazione. A queste si aggiungono vere e proprie malattie come:
- la psoriasi, una patologia infiammatoria a carico del sistema immunitario, ma anche di infezioni di varia natura.
- le infezioni batteriche, scatenate da batteri che infettano il follicolo pilifero, provocando una reazione infiammatoria detta follicolite
- le allergie e le intolleranze alimentari possono essere la causa del prurito
Le caratteristiche di un cuoio capelluto irritato
Un cuoio capelluto sano è liscio, senza squame e di un colore rosa chiaro, quando invece presenta delle problematiche come una cute sensibile ed irritabile si arrossa subito, brucia e si desquama facilmente anche solo al tatto. La piccole squame di desquamazione si depositano su cute e capelli sotto forma di forfora secca.
Ma la forfora può essere anche grassa: come la pelle del viso, che può essere grassa o mista, anche il cuoio capelluto può presentare questo problema dovuto più spesso ad una maggiore produzione di sebo. Il sebo è una sostanza oleosa naturale prodotta a livello dei follicoli piliferi che ha la funzione di rendere la pelle morbida e idratata e di proteggerla da polvere, inquinanti, vento e raggi solari.
E’ proprio quando la produzione di sebo diventa eccessiva che la pelle diventa grassa ed oleosa e anche i capelli sono enormemente influenzati da questa condizione. Il sebo infatti si va a depositare alla base del capello andandolo a rendere perennemente unto, pruriginoso e antiestetico.
Un cuoio capelluto grasso può presentare anche la forfora grassa, un disagio che si presenta come una desquamazione biancastra a livello del cuoio capelluto provocata dall'aumento del ricambio cellulare della cute.
La forfora grassa è caratterizzata da scaglie grosse e spesse, che difficilmente si riescono a rimuovere con il movimento dei capelli e con lo shampoo, è responsabile di un prurito più o meno fastidioso ed è un inestetismo di grande impatto. Per combatterla è necessario un trattamento specifico, che puoi vedere qui.
I prebiotici: una soluzione naturale al cuoio capelluto irritato
L’aiuto più efficace che ci offre la natura per la bellezza e la salute di cute e capelli sono i prebiotici: vediamo cosa sono e come agiscono!
I prebiotici secondo definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. Sono microrganismi non patogeni che assumiamo tramite alimenti e/o integratori, e che apportano benefici al nostro organismo.
I prebiotici sono sostanze organiche, come le fibre, che stimolano la crescita dei “batteri buoni” che costituiscono il nostro microbiota, e cioè l’insieme di microrganismi che vivono in simbiosi con noi per tutta la vita e che ci aiutano a rimanere in salute.
I prebiotici sono ingredienti selettivamente fermentati in grado di apportare cambiamenti nella composizione e nell’attività della microflora e possono essere assunti per via orale o applicati direttamente dove è richiesta la loro azione, come nel nostro caso!
I prebiotici non contengono microrganismi vivi (come invece i probiotici), ma delle sostanze in grado di supportare il metabolismo energetico o altre funzioni vitali dei batteri che compongono la nostra microflora naturalmente presente con funzione protettiva, in tessuti specifici dell’organismo (es. microflora sulla pelle, microflora intestinale, microflora sul cuoio capelluto, etc.).
I prebiotici agiscono modificandone e riequilibrandone la composizione oppure ottimizzando l’ambiente che li ospita, per esempio cambiando il pH o altri fattori incidenti.
Grazie a questa azione, promuovono la moltiplicazione dei batteri benefici rispetto a quelli dannosi, migliorando notevolmente l’equilibrio fisiologico dei tessuti e la funzionalità dell’organo sul quale si va ad agire, in questo caso il nostro cuoio capelluto e i nostri capelli!
Se vuoi approfondire la funzione dei prebiotici, puoi leggere l’articolo Probiotici e prebiotici: cosa sono e qual è la differenza tra loro
Il cuoio capelluto. L’importanza di prendersene cura
Il cuoio capelluto è la base in cui affondano le radici dei capelli. Da qui i capelli nascono e traggono nutrimento durante la loro vita e un cuoio capelluto in salute significa avere anche capelli sani e splendenti come non mai.
Ecco perché è importante prendersi cura del cuoio capelluto e strutturare hair routine in grado di detossificare, idratare, nutrire questa parte del nostro corpo. Lozioni e scrub sono il primo passaggio a cui far seguire shampoo specifici, balsami oppure veri e propri trattamenti intensivi come le maschere.
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