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Gli approfondimenti de La Saponaria

Protezioni solari sicure: ecco i test eseguiti sui prodotti

Quando si parla di protezioni solari, per noi de La Saponaria, la sicurezza è la massima priorità!
Ecco perché ogni solare che esce dal nostro laboratorio è formulato con grandissima cura, nel pieno rispetto della pelle e dell'ambiente. ed è sottoposto a scrupolosi test che ne analizzano le caratteristiche e le performance, stabilendo con parere insindacabile la sua conformità.

'Osolebio: formule green e 100% sicure

La nostra linea di solari 'Osolebio è realizzata con i migliori ingredienti possibili! Come lo sappiamo? Perché, dopo aver studiato a fondo le normative che regolano l'immissione in commercio di protezioni solari, ci siamo dedicati alla ricerca minuziosa dei filtri solari più efficaci senza però fare compromessi per quanto riguarda il benessere della nostra pelle. 

Infatti, i filtri solari che si trovano in commercio possono essere di due tipologie: i filtri solari chimici e i filtri solari fisici.

I filtri solari chimici, anche detti filtri organici, sono sostanze di sintesi che riescono ad assorbire parte delle radiazioni UV per evitare che queste raggiungano e danneggino le cellule epiteliali. Rispetto ai filtri fisici, i filtri solari chimici hanno un'applicazione più confortevole e sono perciò più facili da stendete sulla pelle ma, di contro, proprio perché catturano l'energia solare, possono dare origine a irritazioni, fototossicità e sensibilizzazioni.

I filtri solari fisici, anche conosciuti come filtri inorganici, sono sostanze schermanti che agiscono grazie alla loro opacità. Il loro modus operandi è molto simile a quello di uno specchio: le particelle minerali riflettono i raggi UVA e UVB e gli impediscono di entrare in contatto con la cute e danneggiarla. Non solo, non assorbendo l'energia solare, i filtri fisici sono particolarmente sicuri per la salute della pelle e il rischio di incorrere in sensibilizzazioni è di molto minore rispetto ai filtri chimici (per approfondire le caratteristiche e le differenze di filtri solari chimici e fisici puoi cliccare qui).

Per questi motivi abbiamo scelto di utilizzare nelle formulazioni dei solari 'Osolebio solo filtri fisici di ultima generazione, escludendo qualsiasi ingrediente petrolchimico. Ogni ricetta contiene inoltre preziosi estratti vegetali protettivi e antiossidanti che vanno a potenziare l'effetto del prodotto e a prendersi cura della pelle, mantenendola morbida e idratata.

Cosa prevede la legge sulle protezioni solari?

I prodotti per la protezione solare, come tutti i cosmetici, sono regolati dal Regolamento europeo sui cosmetici. Questo Regolamento, però, non è l’unico riferimento normativo. Nel 2006, infatti, la Commissione Europea ha pubblicato una “Raccomandazione sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni” con l’obiettivo di fare chiarezza in questo campo e di semplificare le scelte dei consumatori, rendendo più uniformi e semplici le indicazioni presenti sull’etichetta dei prodotti solari.

Vediamo punto per punto le indicazioni previste dalla Raccomandazione in materia di prodotti solari.

Informazioni su indicazione, protezione, precauzioni d'impiego e istruzioni per l'uso

La Raccomandazione specifica che:

  • i prodotti solari devono proteggere sia dai raggi UVB sia dai raggi UVA e la protezione UVA deve essere paria ad almeno 1/3 di quella UVB.
  • l'indicazione della protezione dai raggi UVA deve essere indicato in etichetta con il simbolo di un cerchio all'interno del quale compare la sigla UVA.
  • diciture come "schermo totale", "protezione totale" o altre diciture che lasciano presupporre una protezione 100% dai raggi UV non possono essere utilizzate né in etichetta né sulla confezione della protezione solare.
  • diciture come "prevenzione per tutto il giorno" o altre che lasciano pensare che non sia necessario riapplicare il prodotto non possono essere utilizzate né in etichetta né sulla confezione della protezione solare.
  • sulla confezione dovrebbero essere riportati consigli sulle precauzioni da adottare in aggiunta all’uso di prodotti solari (come non rimanere esposti al sole troppo a lungo) e istruzioni d’uso (come applicare il prodotto prima dell’esposizione e riapplicarlo con frequenza).

Indicazioni d'efficacia

Secondo il documento europeo, le indicazioni relative all’efficacia dei solari dovrebbero essere semplici e chiare. In primo luogo, si afferma che l’efficacia dei prodotti per la protezione solare dovrebbe essere indicata sull’etichetta mediante diciture come protezione bassa, media, alta e molto alta, accompagnate dall’indicazione del valore del fattore di protezione solare.

Inoltre, si dice che la molteplicità di numeri utilizzati sulle etichette per indicare i fattori di protezione solare, i cosiddetti SPF (dall’acronimo inglese, Sun Protection Factor), dovrebbe essere ridotta e semplificata secondo la seguente classificazione:

Categoria di protezione da indicare
in etichetta
Valore del fattore di protezione solare (SPF)corrispondente, da riportare in etichetta
Protezione bassa 6, 10
Protezione media 15, 20, 25
Protezione alta 30, 50
Protezione molto alta 50+

 

Il fattore di protezione solare

Un elemento fondamentale che i consumatori hanno a disposizione nel momento in cui devono scegliere un solare è il cosiddetto valore di SPF. È un valore numerico che indica la capacità di un prodotto di proteggere la pelle dai raggi UVB, responsabili della comparsa dell'abbronzatura ma anche delle scottature, dei rossori e delle reazioni allergiche.

Da un punto di vista tecnico l’SPF è definito come il rapporto tra la Minima Dose Eritematogena (MED) della zona protetta dal prodotto e la Minima Dose Eritematogena della zona non protetta dello stesso soggetto.

Quanto più è alto il fattore di protezione solare, tanto maggiore sarà la quantità di raggi UV necessaria per indurre un eritema sulla pelle protetta. Se ad esempio prendiamo un prodotto con SPF 30 significa che la dose di UV necessaria per sviluppare un eritema con la protezione è 30 volte superiore all’assenza di protezione. Stesso ragionamento vale per la protezione 50.

Quindi, più è elevato il valore di SPF, maggiore è la percentuale di raggi solari filtrata dal prodotto e la protezione garantita alla pelle.

Tutti i test a cui sono stati sottoposti i solari 'Osolebio

Per poter garantire sicurezza ed efficacia, le formulazioni delle protezioni solari sono state sottoposte a rigorosi test eseguiti da laboratori esterni. 

Nello specifico, i test a cui sono stati sottoposti i prodotti per la verifica e la conformità della protezione solare sono:

  1. Patch test su pelli sensibili 
  2. Challenge test, un test di autoconservabilità dei prodotti
  3. Test di determinazione del fattore di protezione solare SPF applicando l'Interational Sun Protection Factor test method
  4. Test per verifica delle conformità dei valori della lunghezza d'onda critica
  5. Test per la determinazione di resistenza all'acqua 

Patch test su pelli sensibili

Il Patch test valuta il potenziale di irritazione di un dato cosmetico sulla pelle, verificando che non si producano effetti dannosi o indesiderati a seguito dell'applicazione del prodotto in esame sulla cute.

Dunque il Patch test aiuta a determinare la tollerabilità dei prodotti cosmetici e rivela potenziali effetti di irritazione ed effetti allergici.

Il Patch test non fa parte dei test obbligatori e viene effettuato volontariamente dalle aziende e dalle case cosmetiche per avere una valutazione accurata per quanto riguarda la tollerabilità cutanea del prodotto. 

Il test si esegue sotto la supervisione medica su almeno 20 volontari sani con la pelle sensibile. Le sostanze da testare sono applicate in condizione occlusiva sulla pelle in concentrazioni tali da non rappresentare un pericolo ma sufficienti a provocare una reazione. Il periodo di esposizione al prodotto è di 48h al termine delle quali si valutano le risposte della cute, prestando particolare attenzione alla comparsa di fenomeni irritativi come, ad esempio, eritema ed edema.

Viene poi assegnato un punteggio che va da 0, che corrisponde a nessuna reazione avversa, e 4, assegnato quando il prodotto da origine a una reazione grave.

Se il prodotto ottiene una punteggio medio accettabile, quindi il più vicino possibile allo zero, può essere dichiarato in etichetta che tale formulazione è "dermatologicamente testata su pelli sensibili" e quindi non irritante.

Challenge test

Il Challenge test permette di valutare l'efficacia del sistema conservante di un prodotto cosmetico. Viene eseguito in fase di sviluppo del prodotto e si può definire come una vera e propria simulazione dello stress microbiologico a cui è sottoposto un prodotto durante la sua 'vita' dalla produzione, passando per lo stoccaggio e l'utilizzo del consumatore finale.

Secondo il Regolamento europeo sui cosmetici il risultato del Challenge test deve essere riportato nella relazione sulla sicurezza ed è quindi un test obbligatorio per tutti i prodotti cosmetici ad esclusione di quelli considerati a basso rischio. La conduzione del Challenge Test deve essere eseguita e validata da un microbiologo.

Per eseguire questo test si procede ad una valutazione preliminare del prodotto, volta ad escludere una contaminazione pregressa del campione in esame, e si passa poi all'inoculo di microrganismi nel cosmetico. A intervalli di tempo regolari - che vanno dalle 24 ore ai 28 giorni - si valuta la sopravvivenza dei microrganismi che devono rimanere all'interno di parametri bene definiti indicati nella tabella di accettabilità. 

Test di determinazione del fattore di protezione solare (SPF)

Il test per la determinazione del fattore di protezione solare è stato eseguito applicando l'International Sun Protection Factor test method. Questa metodologia studia la risposta eritemica della pelle esposta alla radiazione ultravioletta (UV), ottenuta in laboratorio tramite l'utilizzo di un simulatore solare, con e senza crema protettiva.

Come abbiamo già ricordato, l'SPF viene valutato attraverso la MED (dose minima eritematosa), espressa come quantità di energia richiesta per provocare un rossore con confini chiaramente definiti, che si manifesta dalle 16 alle 24 ore dopo l'esposizione alla radiazione. Il rapporto tra la MED su cute protetta (l'applicazione del filtro deve avere una concentrazione di 2mg/cm2) e quella su cute non protetta indica il valore numerico del SPF.

Test per la determinazione in vitro della protezione dai raggi UVA e dei valori della "lunghezza d'onda critica" 

Per i prodotti solari si deve garantire una protezione minima quantificata contro i raggi UVA che aumenta parallelamente al fattore di protezione solare.

I test effettuati misurano in vitro la protezione UVA e i valori della lunghezza d’onda critica, dati fondamentali per dimostrare che il prodotto sia in grado di prevenire la formazione di eritemi solari sulla cute umana ed è attivo nella prevenzione del foto invecchiamento.

Il test si basa su un metodo di prova standardizzato (COLIPA Recomandation N°21 Labelling of sunscreen products with UVA protection claim) e dimostra che i prodotti oggetto di analisi rispettano gli standard di sicurezza e la protezione dichiarata e il rapporto tra protezione UVA e protezione UVB è di almeno 1/3.

Test per la determinazione di resistenza all'acqua

Un ulteriore analisi per valutare l'efficacia di un prodotto solare è quella che determina la sua resistenza all'acqua. Il test viene eseguito in laboratorio su volontari e prevede la misurazione del fattore di protezione solare prima e dopo l'immersione in acqua. A questo punto si determina la percentuale di persistenza della protezione solare.

Il test per la determinazione di resistenza all'acqua è stato eseguito su tutte le nostre protezioni solari, con l'esclusione della crema viso protettiva anti-age spf 30. Consigliamo in ogni caso di riapplicare la protezione con frequenza, in particolare dopo il bagno. 

Solari Osolebio

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