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Deodoranti: gli ingredienti da evitare. Cosa non ci deve essere in un deodorante naturale
Un'igiene personale accurata e la freschezza sono fondamentali per chiunque. Per questo i deodoranti svolgono un ruolo cruciale nella nostra routine quotidiana. Non tutti però sono uguali. Scopriamo insieme quali sono gli ingredienti da evitare nei deodoranti senza rinunciare comunque all'efficacia!
I deodoranti sono cosmetici che mascherano l'odore di sudore e svolgono un'azione antibatterica, causa principale del cattivo odore del nostro sudore. Tra l'altro su questo argomento, sulle cause dell'odore del sudore, puoi leggere questo articolo sul nostro blog. I deodoranti sono diventati ormai indispensabili per l'igiene di tutti i giorni per chiunque: per ragioni estetiche e sociali a nessuno di noi piace puzzare e tutti vogliamo deodoranti che garantiscano una lunga efficacia per tutto il giorno.
I deodoranti, come tutti i cosmetici che troviamo in commercio nel mercato europeo, sono da considerarsi sicuri perché approvati da enti regolatori. Tuttavia alcuni ingredienti utilizzati per realizzare i prodotti vengono costantemente monitorati e sono soggetti a vari studi. Vista la sensibilità dell'area in cui applichiamo i deodoranti, le ascelle, caratterizzata dalla vicinanza con linfonodi e dalla presenza di pelle sensibile e spesso soggetta alla depilazione, ci sono aspetti che è bene approfondire per scegliere consapevolmente il prodotto migliore per noi.
Ma come riconoscere gli ingredienti all’interno di un cosmetico? Tutti gli ingredienti con cui sono formulati i cosmetici sono scritti per legge sulle etichette. Questi elenchi si chiamano INCI e si tratta spesso di nomi molto difficili da decifrare se non siamo esperti chimici o cosmetologi. La curiosità? Sono scritti in una lingua specifica, sembra latino ma non lo è! Imparare a distinguere alcuni nomi può essere importante per capire subito a vista d'occhio se un prodotto può essere di nostro interesse o no. Ci sono anche varie app che aiutano la lettura degli Inci. Per approfondire questo argomento puoi leggere la nostra guida INCI: come leggerli e tutti gli strumenti utili per decifrarli
Ci sono quindi davvero degli ingredienti che è meglio evitare nei deodoranti? Scopriamolo insieme e vediamo che cosa non ci deve essere in un deodorante naturale. Ecco cosa troverai in questo articolo:
Deodoranti: quali sono gli ingredienti da evitare?
Deodoranti: evitare i sali di alluminio?
Ingredienti da evitare nei deodoranti: l’allume di potassio?
I Parabeni sono ingredienti da evitare nei deodoranti?
Siliconi: criticità di questo ingrediente nei deodoranti
Alcol: perché lo ritroviamo nei deodoranti?
Profumi artificiali e naturali: cosa scegliere nei deodoranti
Triclosan: ingrediente critico per i deodoranti?
Conclusione
Deodoranti: quali sono gli ingredienti da evitare?
Come abbiamo visto i deodoranti sono cosmetici che lavorano per togliere il cattivo odore del sudore. Questa azione si può ottenere attraverso diversi ingredienti. Spesso è opinione diffusa che i deodoranti naturali o biologici non funzionino bene perché non riescono a garantire la tenuta per tutta la giornata. In passato questa affermazione poteva anche essere stata vera anche se la questione è sempre molto personale: alcuni deodoranti bio e naturali su alcune persone funzionano benissimo, mentre su altre no. Certamente nel corso del tempo le formule si sono migliorate e oggi troviamo formule che soddisfano uno spettro sempre più ampio di persone. In particolare i deodoranti a base di bicarbonato sono davvero ottimi per una lunga tenuta ma non solo questi.
Perché tante persone cercano alternative naturali ai deodoranti classici? Perché negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza che alcuni ingredienti contenuti nei deodoranti possono essere critici per vari aspetti riguardanti la nostra salute. Gli studi sono tuttora in corso. Vediamo insieme quali sono questi ingredienti
Deodoranti: evitare i sali di alluminio?
Molti deodoranti in commercio, contengono principi attivi che bloccano la sudorazione e così lo sviluppo di cattivi odori.
Tra gli ingredienti più comunemente presenti con funzioni anti-traspiranti, troviamo i sali di alluminio, utilizzati proprio per ridurre la fuoriuscita del sudore. Quando vengono applicati, i sali di alluminio si dissolvono nel nostro sudore formando una barriera temporanea. Vengono quindi principalmente usati perché agiscono su due cose:
- Svolgono una funzione anti-traspirante, bloccando le ghiandole sudoripare e impedendo al sudore di fuoriuscire dal nostro corpo
- Hanno un'azione batteriostatica, riducendo quindi l’attività dei batteri della pelle che sono la causa dei cattivi odori.
Può sembrare scontato dire che la sudorazione serve al nostro corpo per regolare la nostra temperatura e espellere le tossine, ma non lo è: usando i sali di alluminio, stiamo occludendo i pori interferendo sul normale funzionamento dei processi fisiologici.
Ma quindi i sali di alluminio: sono un pericolo per la nostra salute?
L’argomento è ancora molto dibattuto e soggetto a diversi studi. Le ricerche si sono concentrate nel cercare di capire come questi sali di alluminio penetrino attraverso la pelle e in che quantità.
L’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro (AIRC) sul suo sito si è espressa in merito per cercare di fare chiarezza tra i rischi per la salute e il cancro al seno in seguito all’uso prolungato di questo ingrediente. Ecco un piccolo estratto:
“I composti di alluminio sono tra gli ingredienti attivi dei deodoranti. [...] Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che l’alluminio possa essere assorbito attraverso la pelle e modificare i recettori per gli estrogeni nel tessuto mammario. Poiché molti tumori rispondono alla concentrazione di estrogeni, l’alluminio potrebbe, in teoria, accrescere il rischio di ammalarsi. Al momento non vi sono però prove attendibili che l’alluminio possa raggiungere la ghiandola mammaria attraverso la pelle (uno degli studi più seri ha dimostrato il passaggio di una quantità quasi irrisoria, pari allo 0,012%). La quantità di metallo che raggiunge la mammella attraverso il cibo è molto più elevata di quella che fa lo stesso attraversando la cute. Di conseguenza gli esperti ritengono che non vi sia, allo stato attuale delle ricerche, alcun legame concreto tra alluminio nei deodoranti e cancro del seno.”
In attesa di ulteriori studi che confermino o smentiscano la sicurezza, sarebbe meglio evitare in via precauzionale un uso prolungato di questi prodotti sul nostro corpo. Se quindi desideri evitare l'alluminio, puoi cercare deodoranti che utilizzino alternative naturali per ridurre i cattivi odori e che lascio traspirare in modo naturale la tua pelle, come ad esempio i nostri Biodeo.
Ingredienti da evitare nei deodoranti: l’allume di potassio?
L’allume di potassio, noto sin dall’antichità, veniva usato in molteplici attività come nell’industria tessile per fissare i colori o in medicina per pulire le ferite. Al giorno d’oggi è comunemente noto come allume di rocca, viene spesso venduto nelle farmacie e nei supermercati come una pietra bianca semi-trasparente ed è usato come alternativa naturale ai deodoranti tradizionali.
Oltre ad avere proprietà antibatteriche e deodoranti, ha anche funzionalità lenitive e astringenti oltre che essere un emostatico.
Per via di queste sue molteplici proprietà, oltre ad essere usato come deodorante, viene spesso usato anche su piccole ferite come nel caso di tagli in seguito a una rasatura, alla ceretta o sulle punture delle zanzare per ridurre l’infiammazione e dare sollievo dal prurito.
L’allume di potassio, pur non essendo classificato come sostanza pericolosa e generalmente ben tollerato dal nostro corpo, è comunque un anti-traspirante: la sua azione impedisce alla pelle di traspirare adeguatamente. Nell'allume di rocca sono infatti contenuti i sali di alluminio che portano con sé tutte le criticità che abbiamo visto sopra. Gli studi sono ancora in corso e l'argomento piuttosto controverso, ma a scopo precauzionale possiamo evitarne l'uso optando per alternative che non presentano criticità.
I Parabeni sono ingredienti da evitare nei deodoranti?
I parabeni sono conservanti sintetici che, data la loro bassa tossicità, trovano un ampio utilizzo in ambito medico, cosmetico e alimentare.
Data la loro funzione battericida e fungicida, il loro scopo è quindi quello di inibire la crescita dei microrganismi all’interno dei prodotti così da non alterarli.
Negli anni si sono sviluppate controversie sui potenziali rischi legati al cancro al seno e alle potenziali interferenze con il sistema endocrino. costringendo quindi i vari enti regolatori a svolgere studi approfonditi e a emanare norme in merito.
Cosa dice la U.S. Food & Drug?
Negli Stati Uniti non esiste una norma che ne regoli l’utilizzo. Non sono stati quindi definiti limiti legali per quanto riguarda le concentrazioni all’interno dei prodotti cosmetici. La U.S. Food & Drug administration in un suo articolo spiega perché possono essere usati liberamente in America: questo aspetto sarebbe legato al fatto che le concentrazioni tipiche sono meno del 3% all’interno dei prodotti, rendendo quindi il rischio molto basso o quasi nullo per le persone.
E l’Europa invece?
L'Unione Europea non la pensa allo stesso modo e ha emanato un regolamento per imporre dei limiti, mentre la Danimarca ne ha banditi alcuni, come il propil- e butilparabene. Anche se il loro uso è quindi approvato, per considerarsi sicuro, un prodotto che contiene parabeni deve rispettare dei limiti sulle concentrazioni massime che possono essere contenute all’interno del prodotto. Ne avevamo parlato qui sul nostro blog quando nel 2014 erano state approvate queste normative.
Ecco perché sempre più persone optano per cosmetici in generale e deodoranti in particolare che non abbiano parabeni, anche perché ormai da tempo la cosmetica biologica ha dimostrato che i parabeni non sono ingredienti essenziali per la formulazione di cosmetici, ma esistono diverse alternative naturali, sicure e molto meglio tollerate da tutte le pelli, anche le più sensibili.
Siliconi: criticità di questo ingrediente nei deodoranti
Dagli anni ‘90 i siliconi hanno trovato ampi impieghi in cosmetica: li troviamo soprattutto in creme e prodotti per capelli. Questo perché sono sostanze inerti che non interagiscono con gli altri ingredienti presenti in formula, ma vengono utilizzati come sostanze tecniche, utili a rendere le texture dei prodotti più facili e piacevoli da spalmare. Essendo sostanze idrofobe creano una barriera idro-repellente sulla pelle e sui capelli: se da una parte questa barriera è in grado di proteggerli da agenti esterni come inquinamento e smog, dall’altra parte impedisce l’evaporazione dell’acqua dall’interno, alterando la naturale traspirazione di pelle e capelli.
Questa categoria include oltre 500 derivati: possono essere facilmente riconosciuti in etichetta perché i loro nomi terminano con -one, -xane, -silanoil. Ciò che è certo è che sono sostanze non biodegradabili e quindi inquinanti e che impattano negativamente sull’ambiente.
Per approfondire questo argomento si può leggere il nostro approfondimento dove facciamo chiarezza su questi ingredienti spiegando cosa sono, a cosa servono, come riconoscerli e le nostre alternative naturali.
Alcol: perché lo ritroviamo nei deodoranti?
Non esiste una sola tipologia di alcol. Quando usiamo questa parola in cosmetica ci riferiamo a un gruppo di diverse sostanze.
Il più comune tra questi è l’etanolo detto anche alcol etilico. Esso si presenta come un liquido trasparente, dall’odore intenso e facilmente infiammabile. Lo troviamo in moltissimi prodotti e la risposta sul perché viene molto usato è semplice: costa poco produrlo e ha molteplici proprietà. Tra le principali troviamo:
- effetto battericida
- agisce come conservante e protegge da eventuali contaminazioni
- riduce le infiammazioni
- ha un effetto anti-odore
- come veicolo delle fragranze
- adatto come solvente per materiali che non sono solubili in acqua, come per esempio oli essenziali volatili
L’alcol è dannoso per la nostra pelle?
La prima cosa da prendere in considerazione è il dosaggio. Gli studi affermano che una concentrazione inferiore al 5% non rappresenti un problema poiché evapora velocemente senza lasciare traccia. Tuttavia, un dosaggio più elevato e un uso ripetuto, può rovinare lo strato di grasso protettivo della nostra cute rendendo la pelle secca e screpolata.
Quando non usare prodotti a base di alcol?
Se nella maggior parte dei consumatori non provoca alcun fastidio anche a dosaggi più elevati, è importante ricordare che è fortemente sconsigliato nei soggetti con allergie, sensibilità al composto, nelle persone con pelle già irritata, secca o lesa.
Non va quindi usato subito dopo la depilazione e la rasatura così da evitare irritazioni e durante l’estate, prima di esporsi al sole, per non alterare lo strato cutaneo.
Tra i vari tipi di alcol ne esistono però alcuni definiti alcoli buoni. Come accennato precedentemente, il termine chimico alcool include infatti una serie di composti che hanno proprietà piuttosto differenti tra loro.
Tra gli alcoli impiegati in cosmesi spiccano sicuramente gli alcoli grassi: sono impiegati principalmente come emollienti, idratanti, co-emulsionanti e fattori di consistenza, contribuiscono a migliorare la stabilità dei prodotti e la loro scorrevolezza e stendibilità. Sono considerate sostanze sicure e con proprietà del tutto differenti da quelle dell’alcool etilico. Ne parliamo nel nostro approfondimento qui.
Profumi artificiali e naturali: cosa scegliere nei deodoranti
Quanto è importante per un deodorante avere un buon profumo? I profumi nei cosmetici, come quindi anche nei deodoranti possono essere artificiali o naturali. I profumi artificiali si chiamano anche profumi di sintesi, o profumi molecolari, sono spesso realizzati con alcol di derivazione petrolchimica e sostanze fissative che rendono persistenti i profumi sulla pelle. Possono essere più forti, decisi e persistenti rispetto ai profumi naturali.
I profumi naturali nascono invece dagli oli essenziali estratti dalle piante lavorate con materie prime completamente naturali. Le creazioni nascono senza l’utilizzo di elementi sintetici e grazie ad una vera e propria arte del profumo, il cui sapere si perde nella notte dei tempi. Da sempre infatti l’uomo ha utilizzato estratti di piante e fiori selvatici per produrre semplici essenze. Per saperne di più sulle differenze tra profumi naturali e artificiali, si può leggere il nostro articolo sui profumi.
Molti deodoranti contengono profumi artificiali che, data la loro natura, possono essere irritanti o rendere il deodorante non adatto all'utilizzo subito dopo la rasatura. I profumi naturali sono invece meno aggressivi e molto meglio tollerati dalla cute, soprattutto delle aree sensibili come le ascelle.
Triclosan: ingrediente critico per i deodoranti?
Il triclosan è un ingrediente antibatterico utilizzato spesso in cosmetica che possiamo trovare anche in alcuni deodoranti. In generale nei cosmetici, ne è consentito l'impiego ad una concentrazione fino allo 0,3%. Questo ingrediente agisce bloccando un enzima necessario per la crescita dei batteri e sono quindi sufficienti queste piccole quantità per esercitare una spiccata azione antibatterica.
C’è un aspetto importante che desta preoccupazione sull’utilizzo di questa sostanza: si ipotizza che, data la sua massiccia diffusione e la continua dispersione nell’ambiente, possa provocare antibiotico resistenza. Ciò significa che potrebbe provocare un aumento della resistenza dei batteri ai più comuni antibiotici con conseguenze importanti per la salute delle persone, nell’ambito ospedaliero e in quello farmaceutico.
Questo effetto è però ancora molto discusso e soggetto a indagini in quanto non è ancora stata dimostrata questa correlazione. Pur in assenza di conferme per questi rischi di tossicità, il problema è stato sottoposto al Comitato Scientifico per i prodotti Cosmetici della Commissione Europea. Nel 2002 è stato concluso che, in base alle evidenze cliniche disponibili, l'uso del triclosan nelle condizioni attualmente vigenti è sicuro e quindi per il momento non sono necessari nuovi limiti di legge o provvedimenti che impongono restrizioni di alcun genere.
In ogni caso, in via precauzionale, non è un ingredienti che qui La Saponaria abbiamo mai usato, preferendo sempre alternative naturali e più sicure.
Conclusione
Spesso, soprattutto in passato, il deodorante era la cosa più difficile da sostituire per chi veniva da una cosmetica tradizionale e voleva abbracciare quella biologica: "Ok scelte bio e consapevoli, ma i deodoranti naturali non funzionano!" Quante volte l'abbiamo sentito?
Eppure ci sono alcuni ingredienti, come ad esempio i sali di alluminio, spesso presenti nelle formule dei deodoranti della cosmetica tradizionale, che sono soggetti a vari studi perché possibili interferenti endocrini. Altri ingredienti come alcol, anti-traspiranti, siliconi e petrolati sarebbero da evitare in una zona così sensibile e ricca di ricettori come quella delle ascelle e in questo articolo abbiamo visto perché. Ma allora? Saremo destinati a puzzare per sempre?
No! Prima sono arrivati i Biodeo de La Saponaria, che si sono conquistati un posto d'onore nella ricerca di deodoranti bio e naturali che funzionano. E ora c'è questa nuova evoluzione: la formula dei Biodeo solidi è ancora più efficace di quella che già conosciamo, inoltre sono zero waste e plastic free, non hanno bisogno di flaconi usa e getta e se preferiamo usarli con anche maggiore comodità c'è l'applicatore per suggellare quella che sarà una grande storia d'amore che ha tutti i presupposti per durare per sempre!
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