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Gli approfondimenti de La Saponaria

Gli oli essenziali: cosa sono, a cosa servono e come utilizzarli al meglio

Ben lontani dall’essere semplici profumi, gli oli essenziali si prestano a infiniti usi e sono alleati fidati della cosmetica DIY e dell’aromaterapia.  

Hai qualche curiosità relativa agli oli essenziali? Vuoi capire cosa sono, come vengono estratti o quale uso ne puoi fare? Con questo articolo vogliamo dissipare ogni dubbio e soddisfare ogni curiosità riguardante questi profumatissimi oli concentrati!

In particolare, ecco cosa troverai:

Oli essenziali: cosa sono e come si creano

Gli oli essenziali sono estratti aromatici di origine naturale che si ricavano da diverse parti delle piante. Ogni olio essenziale ha le sue peculiarità che gli derivano dalle specificità della pianta da cui viene estratto ma, in linea generale, tutti gli oli essenziali sono caratterizzati da:

  • una texture oleosa
  • un odore caratteristico
  • una spiccata volatilità quando esposti a temperatura ambiente

Le piante da cui si possono estrarre oli essenziali sono numerosissime e in alcune famiglie di vegetali si possono trovare concentrazioni maggiori di oli essenziali rispetto ad altre. Anche la specie di pianta, il clima e il tipo di terreno in cui cresce possono determinare una produzione più o meno abbondante di essenza.

Da un punto di vista biologico, le piante producono queste sostanze volatili per due ragioni:

  • per attrarre gli insetti impollinatori 
  • per inibire lo sviluppo di piante vicine, che altrimenti concorrerebbero a sfruttare le risorse disponibili (nutrienti, acqua e luce).

Come abbiamo già detto, gli oli essenziali possono essere localizzati in diverse parti della piante: in alcune famiglie di vegetali li possiamo trovare concentrati nelle foglie, in altre nei frutti o nelle bucce, in altre ancora sono presenti nei fiori o nelle radici.

Anzi diverse parti di una stessa pianta possono produrre differenti tipologie di oli essenziali. Ad esempio, dalla buccia dell’arancio amaro si estrae l’olio essenziale omonimo, mentre dalle sue foglie possiamo ottenere l’olio essenziale di petit grain e dai fiori si può ricavare il neroli, usatissimo nella profumeria

Oli essenziali, i diversi usi

Oli essenziali: metodologie di estrazione

I metodi che permettono un’estrazione ottimale dell’olio essenziale dal vegetale prevedono in larga parte l’uso di piante fresche che si prestano meglio a rilasciare tutte le caratteristiche proprietà. 

La scelta del giusto procedimento di estrazione deve tenere conto delle specificità intrinseche della pianta e della porzione interessata dalla produzione di olio essenziale. Tra i metodi più utilizzati troviamo:

  • Distillazione in corrente di vapore: in assoluto la tecnica estrattiva più utilizzata
  • Spremitura a freddo: utilizzata per lo più per prelevare le essenze prodotte dagli agrumi
  • Enfleurage: utilizzata per prelevare oli essenziali da fiori o altre parti molto delicate della pianta

La distillazione in corrente di vapore prevede l’estrazione delle essenze mediante l'utilizzo del vapore prodotto da un apposito bollitore. Gli oli essenziali e il vapore vengono successivamente fatti passare in una serpentina di raffreddamento al termine della quale viene raccolto l’olio essenziale. 

Questa metodologia si adatta all’estrazione di diverse tipologie di oli essenziali e può riguardare tanto le foglie (ad esempio l’olio essenziale di menta viene raccolto con questo metodo) quanto dai fiori ( l’o.e. di Ylang Ylang ne è un esempio) o dalla corteccia (uno su tutti, l’o.e. di cannella).

La tecnica di estrazione più semplice e intuitiva, cioè la spremitura a freddo, è riservata per lo più agli agrumi, caratterizzati da una buccia molto ricca di oli essenziali. Con questo metodo si estraggono essenze molto pregiate dal punto di vista qualitativo, tra cui l’olio essenziale di bergamotto, scelto dalle maison più rinomate per comporre i loro profumi. 

Infine, la tecnica dell’enfleurage viene riservata per lo più ai petali dei fiori, che vengono posti tra due telai precedentemente unti con un grasso vegetale, come ad esempio il burro di karitè, dove riposeranno per qualche giorno. 

Con questo metodo si ottiene una pomata profumata che può essere utilizzata come profumo solido. In alternativa, per ricavare l’olio essenziale si può procedere con l’addizione di alcuni solventi che separano la parte grassa dall’essenza. A causa dei numerosi passaggi e dei lunghi tempi di estrazione, l'enfleurage non viene più utilizzato ma ha ancora qualche successo tra gli appassionati della cosmetica DIY che vogliono autoprodurre profumi solidi o oli essenziali. Storicamente, con questo procedimento venivano estratti l’olio essenziale di lavanda e quello di rosa. 

lavanda

Come distinguere gli oli essenziali di buona qualità da quelli di scarsa qualità?

Nell’ultimo decennio gli oli essenziali hanno riscosso grande successo, sia per via della loro grande versatilità sia per l’ampia scelta di profumazioni, in grado di accontentare ogni naso. Questo ha significato una grande immissione sul mercato di oli essenziali, a volte di dubbia qualità o derivazione. 

Un olio essenziale per essere di buona qualità deve essere puro al 100% e questo significa che non può essere diluito con altri oli o sostanze di altra origine. Gli oli essenziali che non presentano caratteristiche di purezza sono di solito meno efficaci sotto il profilo armocromatico.

Oltre ad essere puro, un olio essenziale di qualità:

  • deve riportare sia il nome comune della pianta che quello botanico
  • deve essere indicata la tecnica di estrazione della pianta 
  • deve essere riportata sulla boccetta la dicitura ‘olio essenziale puro’
  • deve essere riportata sulla boccetta la dicitura ‘materia prima ad uso cosmetico’ o ‘per uso alimentare o interno’

Gli oli essenziali e le essenze: quali sono le differenze?

Nel linguaggio comune i termini olio essenziale e essenza sono spesso usati come sinonimi ma non si tratta esattamente della stessa cosa.

Volendo essere precisi, gli oli essenziali sono sostanze aromatiche distillate dalla pianta con caratteristiche di purezza. Questo significa che durante il processo di estrazione non vengono miscelati con altri oli essenziali o più in generale altri oli, ad esempio l’olio di mandorle dolci. 

Dunque quando leggiamo olio essenziale di Bergamotto, puro al 100% possiamo essere sicuri che quel prodotto contenga esclusivamente l’olio essenziale di quel determinato tipo.

Al contrario le essenze sono miscele di oli essenziali o mix di oli essenziali e altri oli o sostanze. Ad esempio le nostre tre nuovissime essenze contengono mix di oli essenziali diversi per ottenere profumazioni nuove. Un esempio? Bocciolo, la nostra essenza più fiorita, contiene al suo interno Rosa, Patchouli, Ylang Ylang, Amyris, Geranio e Bergamotto. 

Le essenze sono pronte all’uso e si possono utilizzare per profumare la casa, i cosmetici o come essenze per la persona. Anche per le essenze valgono gli stessi consigli già indicati per gli oli essenziali, cioè non applicare le essenze pure sulla pelle. Per utilizzarle sul corpo o come profumo hanno bisogno di essere veicolate tramite un olio vettore, ad esempio l’olio di mandorle che ha un odore piuttosto neutro. 

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Come si usano gli oli essenziali?

Inesauribile fonte di proprietà benefiche, l’olio essenziale è senza dubbio uno dei prodotti più preziosi che possiamo ottenere dal mondo vegetale. Non a caso gli oli essenziali sono usatissimi nella realizzazione di prodotti cosmetici, profumatori per ambienti, disinfettanti per la casa, ecc.

Inoltre, il loro impiego è alla base dell'aromaterapia, la scienza che si propone di risolvere piccoli disturbi e migliorare il benessere dell’organismo utilizzando appunto essenze e oli essenziali.

Come usare gli oli essenziali sulla pelle

Uno dei mantra che non ci stanchiamo mai di ripetere è che gli oli essenziali non andrebbero mai utilizzati puri sulla pelle, perché allo stato puro possono causare irritazione della cute e sensibilizzazioni.

Per questo motivo, raccomandiamo di diluire sempre l’olio essenziale e incorporare qualche goccia in creme, oli, acque distillate o altro. 

Se ti piace l’idea di profumare la pelle del corpo con un olio essenziale ti consigliamo di aggiungerne qualche goccia alla tua crema corpo o al tuo olio da massaggio e applicarlo poi sulla pelle.

Ovviamente puoi anche decidere di autoprodurre i tuoi cosmetici e di utilizzare un olio essenziale per renderli profumati o per arricchirli con benefiche proprietà, ma di autoproduzione parleremo più diffusamente più tardi.

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Come usare gli oli essenziali per favorire il benessere

Secondo un'affascinante teoria dell’aromaterapia gli oli essenziali riuscirebbero a veicolare la carica energetica della pianta da cui vengono estratti e il loro utilizzo a donare sollievo e benessere al corpo, alleviando piccoli disturbi e fastidi.

Va però specificato che l’aromaterapia non è una scienza medica e non può essere impiegata in sostituzione di farmaci. Se mai può essere intesa come una cura di supporto, un aiuto naturale contro piccoli disturbi di natura non patologica.

Se ad esempio si vuole intervenire su stress, insonnia o cattivi pensieri si può aggiungere al diffusore qualche goccia di olio essenziale di Arancio Dolce e aspettare che in casa torni a regnare l’armonia e il buon umore!

Gli oli essenziali di Timo e Menta sono invece indicati in caso di raffreddore e tosse, malanni tipici del periodo invernale. Per sfruttare al massimo le loro proprietà puoi preparare un catino di acqua bollente, aggiungere poche gocce di olio essenziale e respirare per qualche minuto il vapore che si sprigionerà. 

In caso di dermatiti o eczemi può essere di aiuto aggiungere ad un unguento alla calendula qualche goccia di olio essenziale di Tea Tree, anche conosciuto semplicemente come tea tree, ottimo anche per debellare funghi della pelle e micosi alle unghie.

Come usare gli oli essenziali per profumare gli ambienti

Come non sfruttare i buonissimi profumi naturali che caratterizzano oli essenziali ed essenze per diffondere gradevoli profumi naturali in casa? 

Il mondo vegetale ci regala numerosissimi profumi che possono essere sfruttati per profumare i diversi ambienti della casa.

Come abbiamo già consigliato, possiamo aggiungere qualche goccia di olio essenziale al diffusore oppure creare un profumatore DIY con bastoncini fatti in casa: sarà sufficiente procurarsi qualche bastoncino di bambù e un vasetto di vetro in cui miscelare il 70% di olio di mandorle e il 30% di olio essenziale (o mix di oli essenziali). A questo punto aggiungi i bastoncini e vedrai che buon profumo si sprigionerà per tutta casa.

Anche il pot-pourri si presta bene per diffondere aromi naturali in casa. Una ricettina facile-facile si può realizzare mixando qualche goccia di olio essenziale con l’olio di mandorle e mescolare la miscela ottenuta al pot-pourri.

mandarini

Come usare gli oli essenziali nella cura della casa

Gli usi degli oli essenziali sono ben lungi dall’essere terminati e quello che prenderemo in esame ora riguarda la cura della casa: hai mai pensato di creare un detergente per superfici fai da te aggiungendo ad un cucchiaio di detersivo per piatti ecologico, 500 ml di acqua e 5-6 gocce di olio essenziale di Limone o Tea Tree? Il risultato ti stupirà!

Invece per creare un brillantante per la lavastoviglie puoi utilizzare un olio essenziale a tua scelta tra limone, menta, arancio, lavanda o tea tree e aggiungerne 10 gocce a 190 ml di acqua calda, 35 gr di acido citrico e 10 ml di glicerina vegetale. Ecco pronto il tuo brillantante per profumare la lavastoviglie e renderla anche perfettamente igienizzata.

Come usare gli oli essenziali in lavatrice

E per la lavatrice? Anche qui abbiamo un paio di ricettine che ti possono tornare utili!

Per panni sempre profumati e morbidi puoi provare questo ammorbidente DIY

Anche la tecnica del calzino si rivela ottima per rendere il bucato profumato! Non la conosci? Aggiungi nell’asciugatrice un vecchio calzino arrotolato su cui avrai versato 2-3 gocce del tuo olio essenziale preferito. 

Come usare gli oli essenziali nell'autoproduzione dei propri cosmetici 

Nessun appassionato di autoproduzione si può dire tale se non conosce almeno in linea generale gli oli essenziali e le loro proprietà. In questo campo gli oli essenziali possono essere utilizzati per conferire a una crema o uno bagnodoccia determinate caratteristiche: uno degli esempi più classici è il tea tree utilizzato per rafforzare il potere purificante di alcuni shampoo.

Ovviamente si può scegliere di usare un determinato olio essenziale anche solo perché ci piace il suo profumo e vogliamo, ad esempio, che il nostro balsamo labbra sia profumato alla lavanda.

Tra le tantissime ricette di cosmetici DIY che includono oli essenziali e che vi abbiamo proposto nel corso degli anni (le trovate tutte qui) ve ne presentiamo una inedita: lo scrub corpo al cocco:

  • 44g di olio di cocco
  • 28g di sale grosso, se si vuole un’azione scrubbante più intensa, o fino, se si desidera un’esfoliazione più soft
  • 28g di zucchero di canna o di zucchero bianco o di polvere di caffè usata (ottimo per ridurre gli sprechi
  • 10 gocce di olio essenziale di cannella
  • 10 gocce di olio essenziale di bergamotto

Sia l’olio essenziale di Cannella che quello di Bergamotto hanno un ottimo effetto rigenerante e tonificante sulle gambe, ma se si preferisce si possono aggiungere 20 gocce di uno solo dei due oli essenziali.

autoproduzione cosmetici

Aromaterapia: le caratteristiche degli oli essenziali

Come abbiamo già visto, secondo l’aromaterapia, gli oli essenziali hanno il potere di riportare benessere all’interno dell’organismo, sia a livello fisico che a livello emotivo e mentale. 

Dato che abbiamo già parlato di come sfruttare gli oli essenziali per favorire il benessere del corpo, ora ci dedicheremo al benessere della mente. Ecco allora i profili aromaterapici di alcuni degli oli essenziali più utilizzati:

Varrà sicuramente la pena ripetere che gli oli essenziali non possono essere intesi come cura sostitutiva della medicina tradizionale. In ogni caso consigliamo di sentire il parere del proprio medico curante.

fiori

Domande frequenti sugli oli essenziali

Perché i vostri oli essenziali costano così poco?

Il costo di un olio essenziale dipende per la gran parte dall’abbondanza dell’essenza all’interno della pianta. Anche il processo di estrazione, la qualità della materia prima o la scelta del fornitore può incidere sul prezzo finale.

Questo si traduce in prezzi differenti a seconda della tipologia dell’olio essenziale. Del resto per produrre 1 kg di olio essenziale di rosa occorrono 6 tonnellate di petali. Ecco perché questa tipologia di olio essenziale ha un costo più alto rispetto a quello di limone, caratterizzato da rese maggiori. 

Per questo motivo, nonostante facciano parte della stessa linea, i nostri oli essenziali hanno prezzi sempre diversi gli uni dagli altri.

Inoltre il loro prezzo al dettaglio è al di sotto della media perchè ci impegnamo, come per ogni altro prodotto, a proporre un prezzo che sia il più equo possibile, nel rispetto dei lavoratori e dei consumatori, senza compromessi per quanto riguarda la qualità.

Gonfiare i prezzi per proporre poi scontistiche aggressive in determinati periodi dell’anno non rientra nel nostro modo di fare. Preferiamo mantenere tutto l’anno il giusto prezzo e rendere i nostri prodotti accessibili a tutti, sempre!

Cosa significa Parfum nelle vostre etichette?

Leggendo l’INCI di un prodotto cosmetico non è raro imbattersi nella dicitura “parfum”. 

Quando trovi la dicitura parfum nei nostri cosmetici significa che il profumo da noi utilizzato è completamente naturale perché ottenuto unicamente dalla miscela di oli essenziali, estratti vegetali e resine, tutti elementi certificati ECOCERT

Si tratta di una miscela molto complessa che contiene all'interno più di 40 ingredienti. Per una questione di limitare la lunghezza degli INCI e per tutelare il lavoro di ricerca effettuato abbiamo depositato la formula e così per legge, in etichetta non compaiono i singoli componenti ma la dicitura parfum.

Oli essenziali, i diversi usi

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