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Gli approfondimenti de La Saponaria

Gli oli essenziali per l'autoproduzione di cosmetici

Tra gli ingredienti più amati di ogni appassionato dell'autoproduzione ci sono gli oli essenziali: essenze aromatiche dalle mille possibilità. Con questo articolo vediamo come impiegarli per creare in casa tanti cosmetici personalizzati.

Gli oli essenziali sono così versatili che possono essere utilizzati per autoprodurre cosmetici di ogni genere, profumi per la persona, essenze e prodotti per la pulizia della casa, detersivi per la lavatrice e tantissimo altro. 

Le loro qualità aromaterapiche permettono di aggiungere alle nostre preparazioni in modo del tutto naturale, qualità positive che trasformano qualsiasi base neutra in un cosmetico dall’efficacia mirata e dal profumo personalizzato.

Con questo articolo ci occuperemo di esplorare gli oli essenziali adatti all’autoproduzione e vedremo tante ricette DIY da replicare facilmente a casa. Nello specifico, parleremo di:

Che cosa sono gli oli essenziali?

Gli oli essenziali sono estratti aromatici di origine naturale ricavati dalle piante, caratterizzati da una spiccata volatilità a temperatura ambiente e da una texture oleosa.

Secondo l’aromaterapia riconosce agli oli essenziali specifiche proprietà benefiche che agiscono sulla sfera emotiva, mentale e fisica. Si tratta di una disciplina che utilizza gli oli essenziali per curare piccoli disturbi di natura non patologica e che si può quindi iscrivere a pieno diritto tra le discipline olistiche facenti parte della medicina alternativa.

Gli oli essenziali possono risiedere in diverse parti del vegetale di cui le più comuni sono le foglie, i fiori, i frutti, le scorze, le radici e le cortecce. Per fare qualche esempio, l’olio essenziale di menta si estrae dalle foglie della pianta mentre l’olio essenziale di bergamotto, fragranza molto apprezzata nell'industria profumiera, si ottiene spremendo a freddo le scorze dell’agrume. 

Una stessa pianta poi può produrre olio essenziale in più di una zona, ad esempio l’olio essenziale di timo si ricava dall’estrazione in corrente di vapore delle foglie e dei fiori della pianta.  

Va però specificato che l’aromaterapia non è una scienza medica e non può essere utilizzata come cura sostitutiva della medicina tradizionale. Se mai può essere intesa come una cura di supporto, un aiuto naturale contro piccoli disturbi di natura non patologica. Ne parliamo nell'articolo dedicato proprio all'aromaterapia che puoi trovare qui.

Oli essenziali, i diversi usi

Come scegliere un olio essenziale di qualità

L’origine vegetale degli oli essenziali potrebbe far pensare a prodotti completamente naturali, ma non sempre è così. Infatti il successo degli oli essenziali sul mercato è tale che non mancano versioni adulterate, estratte da parti meno ‘nobili’ delle piante o prodotte in modo inadeguato.

Questi oli essenziali possono presentare difformità per quanto riguarda l’odore, il colore, la texture e il prezzo e sono meno efficaci sotto il profilo aromaterapico.

Purtroppo per noi, quelle appena elencate sono caratteristiche difficilmente valutabili in fase d’acquisto. Per fortuna, l’etichetta e il buon senso ci aiutano a capire meglio il prodotto che abbiamo davanti, riducendo il rischio di incappare in un olio essenziale di qualità mediocre.

La prima cosa da controllare è la purezza della formulazione che deve essere certificata in etichetta con la dicitura ‘olio essenziale puro’. Ad esempio l’olio essenziale di Tea Tree, deve contenere solamente l’essenza aromatica estratta dalle foglie della Melaleuca alternifolia, anche nota come Albero del tè. 

Occorrerà poi fare attenzione anche che in etichetta sia riportato:

  • il nome comune della pianta 
  • il nome botanico della pianta
  • la tecnica di estrazione della pianta (estrazione in corrente di vapore, spremitura a freddo, enfleurage, ecc.)
  • la dicitura ‘materia prima ad uso cosmetico’ o ‘per uso alimentare o interno’.

Olio di iperico

Differenza tra olio essenziale ed essenza

Acquistare un olio essenziale già diluito non è sempre un ‘male’, anzi, è proprio con l’unione di diverse tipologie di oli essenziali o di oli essenziali e altre sostanze che i maestri profumieri danno vita a rinomati profumi. In questo caso si parla però di essenze e non di oli essenziali.

Anche le essenze possono essere utilizzate nell’autoproduzione di cosmetici, in particolare per profumare le preparazioni. Infatti con la diluizione si possono ottenere piramidi olfattive più complesse che sarebbe impossibile raggiungere utilizzando un solo olio essenziale.

Le nostre tre nuovissime essenze ne sono un chiaro esempio:

  • Rugiada, fresco ed energizzante
  • Bocciolo, dal ricco bouquet floreale
  • Tahiti, con note dolci e vanigliate

Sono perfette per creare deliziosi profumini solidi, profumare gli ambienti e ogni sorta di cosmetici. Un esempio? Puoi aggiungere qualche goccia di essenza alla miscela dell’hennè: sarà sufficiente per coprire il caratteristico odore dell’erba tintoria durante le ore della posa.

Per scoprire meglio il mondo delle essenze puoi approfondire con questo articolo.

 

autoproduzione cosmetici

Come utilizzare gli oli essenziali nell’autoproduzione

Come già ci suggerisce il nome, gli oli essenziali sono appunto degli oli e come questi si comportano nelle preparazioni cosmetiche. Dunque vengono aggiunti in fase oleosa e miscelati ad altri componenti dalla texture simile, per poi essere uniti alla fase acquosa. 

L’unica cautela da avere quando si esegue una ricetta con gli oli essenziali è non eccedere nelle dosi consigliate. Infatti gli oli essenziali sono sostanze così concentrate che se usate in proporzioni non corrette possono causare alla nostra pelle irritazioni, rossori e sensibilizzazioni e per questo motivo non andrebbero mai utilizzati puri. 

Vogliamo poi segnalare che in caso di gravidanza o allattamento sarebbe meglio non utilizzare alcune tipologie di olio essenziale, considerate potenzialmente pericolose per la salute di mamma e bimbo. Tra gli oli essenziali da evitare in questa fase ci sono anice, basilico, betulla, canfora, cannella, camomilla, chiodi di garofano, cumino, finocchio, gelsomino, ginepro, maggiorana, menta piperita, artemisi, noce moscata, origano, rosmarino, salvia e timo. Questo non vuole essere un elenco esaustivo e consigliamo in ogni caso di sentire il parere del proprio medico in proposito.

Oli essenziali per profumi

Già gli antichi egizi utilizzavano gli oli essenziali per profumare unguenti e pomate che servivano poi anche per compiere riti religiosi. Ancora oggi l’olio essenziale è uno dei componenti chiave nella formulazione di profumi, in particolare di quelli naturali.

Se hai intenzione di autoprodurre un profumo utilizzando gli oli essenziali hai solo l’imbarazzo della scelta! Infatti ne esistono tantissimi che si prestano a questo scopo: accostando alcuni oli essenziali puoi scoprire alcune 'accoppiate vincenti’ mentre sperimentando con altre, potresti imbatterti in mix più originali e innovativi. La tua fantasia sarà l’unico limite! 

Se andare a naso ti spaventa un po’, sappi che puoi affidarti alla cosiddetta piramide olfattiva. Si tratta di uno strumento molto utile per della classificare le essenze in base al grado di volatilità e di persistenza che le caratterizza. 

Ogni profumazione è composta da:

  • note di testa: sono le prime che si avvertono e sono composte da la parte più volatile del profumo. In questa categoria troviamo le famiglie olfattive agrumate e aromatiche, tra cui gli oli essenziali di arancio dolce, menta, lavanda e bergamotto.
  • note di cuore: si cominciano a percepire dopo qualche minuto che il profumo è stato applicato e di solito sono composte da accordi olfattivi floreali, erbacei, fruttati o speziati. Ne sono un esempio gli oli essenziali di petit grain, ylang ylang e cannella.
  • note di fondo: sono le più persistenti e durature e possono durare sulla pelle anche oltre le 8 ore. Ne fanno parte le note balsamiche e legnose che caratterizzano ad esempio l’olio essenziale di tea tree e quello di timo.

Se non vedi l’ora di creare il tuo profumo ma non sai come fare puoi seguire la nostra ricetta DIY per autoprodurre profumini solidi. Potrai aggiungere alla preparazione l’olio essenziale o l’essenza che preferisci ed utilizzare questa base per lanciarti in numerosi esperimenti  olfattivi. 

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Oli essenziali per creme viso

Gli oli essenziali presentano particolari qualità che li rendono adatti al trattamento di vari tipi di pelle. 

In caso di pelle grassa, gli oli essenziali perfetti sono quelli che combattono la produzione eccessiva di sebo o che hanno proprietà dermopurificanti. Tra i più utilizzati troviamo l’olio essenziale di tea tree e quello di rosmarino.

Le pelli mature possono trovare nell’olio essenziale di ylang ylang un ottimo alleato per idratare e rassodare la pelle. 

Per pelli da normali a secche l’olio essenziale di lavanda è ottimo per mantenere la pelle morbida ed elastica. Grazie alle sue proprietà lenitive e calmanti, questo olio essenziale è amato anche da chi ha una pelle sensibile, reattiva e che si arrossa facilmente. Se stai cercando proprio la ricetta di una crema viso anti-rossori la puoi trovare qui.

Oli essenziali per creme corpo

Anche qui sono tantissimi gli oli essenziali che si prestano ad essere utilizzati per creare preparazioni adatte a prendersi cura del nostro corpo. 

Se sei un ‘saponaio’ esperto avrai sicuramente utilizzato tanti oli essenziali diversi per le tue preparazioni saponose. Qui trovi la ricetta di un sapone alla menta da realizzare con la tecnica di saponificazione a freddo.

Se vuoi attenuare l’aspetto della cellulite o quello delle smagliature, l’olio essenziale che fa per te è quello di mandarino. Noi lo abbiamo utilizzato per creare una crema gambe dalle proprietà drenanti e nutrienti, ideale per combattere quotidianamente la buccia d’arancia e le smagliature da gambe e glutei!

Oltre alle creme corpo, possiamo creare delle preparazioni specificatamente pensate per idratare i piedi. Eccellono in questo compito l’olio essenziale di tea tree e quello di timo: sono antibatterici e antifungini e prevengono la formazione di micosi e cattivi odori. Qui trovi una ricetta ad hoc per fare in casa la tua crema per i piedi.

Come aprire una bioprofumeria Costi e autorizzazioni necessarie 1

Una delle ricette più semplici da fare in casa è quella dello scrub corpo. Questo oltre a far risparmiare il nostro portafoglio ci permette di personalizzare in tutto e per tutto questo cosmetico. Oltre ad aggiungere un olio essenziale piuttosto che un altro possiamo modulare l’azione esfoliante del nostro scrub.  

Se vogliamo un’azione di esfoliazione profonda possiamo abbondare con la quantità di zucchero o scegliere di aggiungere il sale grosso invece di quello fino. Se invece prediligiamo gli scrub delicati possiamo massaggiare con garbo lo scrub o optare per il sale fino. Per tutte le specifiche ti rimandiamo a questa ricetta in cui abbiamo mixato l’olio essenziale di cannella, dall’azione tonificante e stimolante, con quello di bergamotto, rigenerante e profumatissimo.

Oli essenziali per shampoo, balsami e maschere capelli

Gli oli essenziali possono essere anche utilizzati per prendersi cura della salute dei capelli rendendoli più robusti, luminosi e idratati. Inoltre, scegliendo l’olio essenziale adatto, si possono risolvere piccoli problemi legati, ad esempio, alla comparsa di forfora o a una caduta moderata di capelli

A questo interessante argomento abbiamo dedicato un intero articolo quindi non ci dilunghiamo oltre. Se non l’hai ancora letto e vuoi scoprire come prenderti cura dei tuoi capelli con gli oli essenziali  puoi approfondire con l’articolo Gli oli essenziali per capelli: come usare gli oli essenziali per arricchire la propria hair routine.

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