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Come riconoscere il proprio tipo di cuoio capelluto e di capelli
Capelli spenti, che si spezzano oppure opachi e indomabili. Capelli troppo folti o troppo radi, capelli che cadono. E poi capelli secchi, grassi, unti o crespi.
Ci concentriamo tantissimo sulla salute dei nostri capelli scegliendo spesso prodotti specifici per il tipo di capelli che abbiamo e invece ignoriamo quasi totalmente la natura del nostro cuoio capelluto. Vediamo perché è importante conoscere il primo per avere chiome splendenti e luminose.
Il cuoio capelluto: struttura e funzione
Un cuoio capelluto sano è liscio, senza squame e di un colore rosa chiaro. E’ la zona su cui si radicano i capelli e un cuoio capelluto in salute farà fiorire una chioma al meglio delle sue potenzialità.
Eppure, secondo studi clinici, il 60% delle donne e il 40% degli uomini lamentano un problema al cuoio capelluto. I problemi possono essere diversi, in base al tipo di cuoio capelluto che ognuno di noi ha.
Scopri qual è il tuo tipo di capelli e di cuoio capelluto:
La struttura del cuoio capelluto
Il cuoio capelluto, il cui rinnovamento cellulare dura all’incirca 2 settimane, presenta la medesima struttura della pelle. Esso ha molteplici compiti: funge da barriera fisica, da isolatore termico e da protettore immunologico.
Il cuoio capelluto è costituito da:
- tessuto cutaneo, diviso in:
- epidermide, lo strato più superficiale della cute nel quale si trovano vasi capillari e nervi
- derma, strato più profondo della cute: è a questo livello del cuoio capelluto che risiedono i vasi sanguigni e avviene la vascolarizzazione cutanea che porta il nutrimento ai capelli e garantisce la salute del cuoio capelluto.
- tessuto sottocutaneo o ipoderma
- muscolo epicranico il muscolo che si distende sulla volta cranica.
Bulbi piliferi e ghiandole sebacee
I bulbi piliferi e le ghiandole sebacee risiedono nel derma. Queste ultime producono il sebo, essenziale alla formazione del film idrolipidico che protegge e idrata il cuoio capelluto. Quando le ghiandole sebacee, per una qualche disfunzione, non producono sebo a sufficienza, la cute dei capelli diventa secca e il cuoio capelluto resta più esposto all’azione di agenti ambientali esterni.
I diversi tipi di cuoio capelluto
Il cuoio capelluto è per i capelli ciò che un terreno è per le piante: come queste crescono e prosperano se ricevono un adeguato nutrimento dal terreno, così la salute dei capelli e la loro crescita dipende dalla salute del cuoio capelluto e dal suo regolare funzionamento. Ecco i diversi tipi di cuoio capelluto:
- Cuoio capelluto secco: in un cuoio capelluto che funziona bene, le cellule che muoiono vengono espulse dalla superficie della cute dei capelli e sostituite con le nuove in maniera quasi impercettibile. Ma in alcuni casi si verificano anomalie del cuoio capelluto tali da produrre ammassi di cellule morte e agglomerate che assumono l’aspetto di squame: questo fenomeno di desquamazione può provocare non di rado un forte prurito alla testa e non di rado anche il fenomeno della forfora secca. In alcuni soggetti, si può sviluppare una forma di eczema o irritazione della cute chiamata dermatite seborroica, che provoca una sensazione di dolore e bruciore al cuoio capelluto.
- Cuoio capelluto sensibile: in alcuni casi il cuoio capelluto non presenta anomalie visibili come forfora secca o dermatite seborroica, eppure può provocare dolore o fastidi come prurito, bruciore e ipersensibilità. Le cause sono in questo caso da ricercare nell’inquinamento, nello stress, nell’uso di shampoo aggressivi e nell’alimentazione oltre che essere legato all’uso di determinati farmaci o a cambiamenti ormonali.
- Cuoio capelluto grasso: hai capelli che si sporcano subito? Probabilmente il tuo problema parte da un cuoio capelluto che ha una produzione eccessiva di sebo. Il sebo infatti si va a depositare alla base del capello andandolo a rendere perennemente unto, pruriginoso e antiestetico. Un cuoio capelluto grasso può presentare anche la forfora grassa, un disagio che si presenta come una desquamazione biancastra a livello del cuoio capelluto provocata dall'aumento del ricambio cellulare della cute. La forfora grassa è caratterizzata da scaglie grosse e spesse, che difficilmente si riescono a rimuovere, può causare prurito ed è un inestetismo di grande impatto.
- Cuoio capelluto normale: nel caso in cui non si abbiano problemi specifici al cuoio capelluto come desquamazione, forfora secca o grassa o iper sensibilità, ma si lamentano capelli particolarmente deboli o che cadono al di là della normale stagionalità dei cicli di crescita dei capelli, si può comunque andare a nutrire con prodotti specifici anche un cuoio capelluto normale, per ottenere in generale capelli più forti.
I diversi tipi di capelli
Le diverse categorie attraverso cui si classificano generalmente i capelli sono quelle più ovvie di capelli lisci, mossi, ricci a loro volta suddivisi in capelli fini e spessi. Ma ci può essere anche un’altra classificazione, fatta in base alla produzione di sebo:
- Capelli secchi: spesso questi capelli, molto delicati, risultano anche sfibrati e danneggiati. La loro struttura presenta spesso doppie-punte e in generale i capelli tendono a spezzarsi (Leggi la hair care routine per i capelli secchi).
- Capelli grassi: sono i capelli che si sporcano subito. Spesso se si ha la pelle del viso grassa e con imperfezioni è molto probabile che anche il cuoio capelluto soffra della stessa problematica (leggi la hair care routine per i capelli grassi con forfora).
- Capelli crespi: il tanto odiato effetto crespo è un problema molto comune che affligge non solo chi ha i capelli ricci, ma anche chi li ha sottili e chi, in generale, li sottopone a trattamenti aggressivi. Sono capelli fragili, opachi e ruvidi al tatto, gonfi e indisciplinati, difficili da gestire (leggi la hair care routine per i capelli crespi).
Gli ingredienti da preferire e quelli da evitare
Per mantenere un cuoio capelluto sano e per riequilibrare tutti i casi di irritazione, ecco quali sono gli ingredienti da preferire e da evitare.
Gli ingredienti da preferire:
- Prebiotico di Cicoria
Il prebiotico di cicoria, estratto della radice di cicoria, è un prebiotico scientificamente approvato che rende la nostra pelle e il microbiota associato, più resistenti. E’ in grado di ripristinare il naturale equilibrio del microbiota, migliorando la salute della cute e riuscendo a lenire le irritazioni. Numerosi test confermano le sue proprietà. - Spirulina
Grazie al suo contenuto di rame, ferro e vitamine del gruppo B apporta particolari benefici se utilizzata in prodotti per la cura dei capelli, che risultano più sani e forti.- Li preserva dal precoce invecchiamento
- Ha un'azione riequilibrante nei confronti della produzione di sebo
- Previene la perdita dei capelli
- Contrasta forfora e prurito
- Mantiene la lucentezza dei capelli
- Aminoacido di barbabietola
L'aminoacido di barbabietola è un osmolita naturale che protegge le cellule dalla disidratazione e dallo stress ossidativo causato dalle radiazioni UV. Rinforza la struttura interna del capello, rendere la superficie più morbida e più resistente alla frizione e alla rottura. - Estratto di fieno greco
Grazie alla presenza di sali minerali, vitamine, oli vegetali, fosfati organici, grassi e proteine, il fieno greco è utilizzato in prodotti specifici per la cura dei capelli. Previene e contrasta la caduta dei capelli promuovendone la crescita, è un ottimo idratante e condizionante, sebo-regolarizza il cuoio capelluto, da’ maggiore volume e corposità, lasciando i capelli setosi e lucidi - Olio di Babassu
L'olio di Babassu è famoso per il suo potere emolliente. Contiene acido laurico, l’acido miristico, l’acido palmitico, l’acido oleico e l’acido stearico.- Ha potere ristrutturante
- Riporta alla naturale luminosità capelli secchi e danneggiati
- Protegge da salsedine e raggi UV.
Gli ingredienti da evitare:
- Siliconi: creano un film impermeabile sui capelli e li disidratano. La disidratazione che creano sui capelli li indebolisce e causa doppie punte ed effetto crespo.
- Parabeni: potenzialmente tossici e cancerogeni per il nostro organismo
- Peg ed etossilati: possono essere tensioattivi ed emulsionanti di origine petrolchimica
- Alcol: può asciugare i capelli se si trova in alte concentrazioni. Meglio evitare i prodotti che indicano l’alcool in etichetta tra i primi ingredienti.
- Picramato: un ingrediente che spesso si trova nelle erbe tintorie non certificate o non naturali
- Petrolati: sono ingredienti di origine petrolchimica e possono avere un effetto occludente sulla pelle
Focus on prebiotici: perché usarli per nutrire e curare ogni tipo di cuoio capelluto e di capelli
I prebiotici sono sostanze organiche, come le fibre, che stimolano la crescita dei batteri buoni che costituiscono il microbiota, e cioè l’insieme di tutti i microrganismi che vivono con noi in simbiosi per tutta la vita.
I prebiotici sono in grado di supportare il metabolismo energetico dei batteri che compongono la nostra microflora, ottimizzano l’ambiente che lo ospita, e migliorano l’equilibrio fisiologico in generale.
Questi ingredienti di derivazione vegetale, se aggiunti in formulazioni specifiche per capelli, sono una grande fonte di nutrimento, migliorando la salute e l’aspetto di cuoio capelluto e capelli.
Ri-equilibrio del microbiota significa anche:
- Regolazione della produzione di sebo
- Miglioramento e prevenzione di prurito e forfora
- Miglioramento di capelli fini, fragili e tendenti alla caduta
- Potenziamento dell’effetto barriera della pelle
- Aspetto più sano e bello dei capelli